Il sogno è finito, l’Italia si ferma ai quarti di finale dell’Europeo 2016. Allo stadio Nouveau Stade de Bordeaux gli Azzurri escono dopo la roulette dei rigori contro i campioni del mondo, la Germania. Partita molto equilibrata quella tra le due compagini segnate da una rivalità storica, con l’Italia mai battuta dalla nazionale tedesca nelle fasi finali delle competizioni che contano. La Germania si è presa la sua rivincita, ma l’Italia esce a testa altissima.
Nel primo tempo gli Azzurri soffrono un po’ le ripartenze dei tedeschi che muovono moto bene il pallone in mezzo al campo. Dopo un quarto d’ora tegola per Joachim Löw costretto alla sostituzione di Khedira per un problema muscolare, al suo posto entra Bastian Schweinsteiger che si prende la fascia di capitano. La concretezza difensiva della squadra di Conte riesce a larghi tratti ad ingabbiare la Germania che si affaccia poche volte di fronte alla porta difesa da Buffon. La più grande occasione da rete della prima frazione, infatti, capita sui piedi di Stefano Sturaro: minuto 44’, solito lancio in profondità di Bonucci che cerca l’inserimento di Giacherrini, il giocatore del Bologna aggancia il pallone e lo serve a rimorchio dove arriva Sturaro che calcia di potenza, ma Boateng compie un miracolo e toglie il pallone dallo specchio. Nella ripresa, la gara si accende e la squadra di Low prima sfiora il vantaggio con Muller su cui salva Florenzi, poi trova la via del gol al 65’. Rilancio lungo di Neur che trova Gomez, l’ex Fiorentina scappa sulla fascia e sfrutta la sovrapposizione di Hector che mette in mezzo, palla sporcata da Bonucci su cui si avventa Ozil che sblocca il match. L’Italia sbanda e qualche minuto dopo rischia la seconda rete con Gomez che da pochi metri si fa ipnotizzare da Buffon. Gli Azzurri si ricompattano e spingono per trovare il pari e proseguire il sogno e ad un quarto d’ora dalla fine il pari arriva. Cross in mezzo di Florenzi, Chiellini gira di testa e Boateng respinge con il braccio, l’arbitro non ha dubbi: calcio di rigore. Della battuta si incarica Bonucci che non sbaglia. Termina il match con le squadre esauste, ma con la voglia di non mollare. Nell’over time accade poco e dopo 120 minuti di sofferenza il match lo decidono i rigori. La roulette dei rigori non ci porta fortuna, come nel 2006, perché dopo ben 9 penalty l’Italia esce. Dal dischetto molti errori con Zaza, Pellè e Bonucci che sbagliano nella serie da 5 e poi ad oltranza sbaglia Darmian che offre a Hector la possibilità di passare in semifinale. Il terzino del Colonia, sotto la curva dei tifosi italiani, batte Buffon e porta la Germania in semifinale dove affronterà la vincente tra Francia e Islanda.
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