Damiano Stazi ha raccontato sulle colonne de "Il Tempo" l'odissea che ha vissuto a Varsavia, quando si è ritrovato con i suoi compagni di viaggio nel carcere di Bialoleka. Quella che doveva essere una trasferta da vivere con gli amici per incitare la propria squadra del cuore si è trasformata in un incubo.
Stazi ha raccontato di essere giunto all'Hard Rock Cafe intorno alle 14 di giovedì 28 novembre e di aver trovato circa 200 tifosi laziali. Fino a quel momento la situazione era tranquilla. "Poi – ha raccontato il ragazzo a "Il Tempo" – abbiamo iniziato a camminare in direzione dello stadio, scortati dalla polizia. Io ero tra gli ultimi. Dopo poche centinaia di metri, all'improvviso è scoppiato l’inferno. Sentivo gente gridare e vedevo tutti correre. Ho avuto paura e ho iniziato a correre anch'io. Poco dopo sono stato raggiunto da un gruppo di agenti in divisa anti-sommossa, che mi hanno circondato. Uno di loro mi ha puntato un fucile contro".
Damiano è stato così coinvolto nella retata ed è stato accusato dagli agenti di aver violato una legge che vieta di girare in strada con il volto coperto. ". Ma io non avevo un passamontagna, mi difendevo solo dal freddo", afferma il tifoso biancoceleste.
I poliziotti non hanno voluto sentire ragioni e lo hanno così condotto in carcere: "Devo dire – spiega Stazi – che ci hanno trattato abbastanza bene. Alcune guardie carcerarie ci deridevano e cercavano di umiliarci. Lo facevano nella loro lingua, ma era facile capire quali fossero i loro argomenti. Poi c’era il problema del tempo, che dietro le sbarre non passa mai, e la paura del processo. Tutto ciò con la consapevolezza di non aver fatto nulla".
In un primo momento nemmeno l'arrivo del padre di Damiano e del suo avvocato sembrava sbloccare la situazione, dal momento che le autorità polacche avevano rigettato un'istanza di scarcerazione dietro cauzione. "Quando ho saputo che era stata rigettata, ho pensato che fosse davvero finita – ha detto il tifoso laziale – e mi sono rassegnato all'idea di dover trascorrere novanta giorni in galera".
Fortunatamente la seconda istanza è stata accolta, il tutto al "modico" prezzo di 30.000 szlote, circa 7.200 euro.
Questa terribile disavventura ha lasciato a Damiano tanta paura e amarezza: Sono stanco. Tutta questa vicenda mi ha provato fisicamente e psicologicamente".
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