Ospite a Radio Radio nel corso della trasmissione "Un Giorno Speciale", Edoardo Rixi (Lega), Viceministro al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è espresso in merito ai fatti avvenuti il 14 agosto a Genova, dove il ponte Morandi è crollato causando per ora 38 vittime e una decina di dispersi.
Rixi ha commentato così il ruolo di Società Autostrade nella vicenda e i possibili provvedimenti nei confronti dell'azienda: "Credo che fosse un atto doveroso mettere in mora l'azienda e iniziare un processo di revisione sulla concessione, pensando anche alla revoca. Nel 2018 non è possibile che i ponti vengano giù così, per il fato. E' stato abbastanza imbarazzante il comunicato iniziale di Autostrade che cercava giustificazioni nei fenomeni atmosferici.
"Credo ci debbano essere dei provvedimenti eccezionali – prosegue – e il governo si sta muovendo in questo senso".
Riguardo agli aspetti contrattuali: "Le clausole di carattere vessatorio sono nulle. Riteniamo di non dovere nulla in caso di rescissione a una società che ha creato un danno al paese in termini di vite umane e non solo. Il fatto che Società Autostrade abbia dichiarato che non c'era il minimo rischio di crollo, denota una totale incapacità di analisi e un'incompetenza di fondo. La sottovalutazione del rischio del concessionario sarà valutata attentamente già da domani (oggi, nda) nella Commissione interna del MIT. Non possiamo permetterci un sistema che non sia in grado di salvaguardare l'integrità pubblica. Ci aspettiamo da Società Autostrade un'assunzione chiara di responsabilità"
Autostrade ha dichiarato di essere in grado di rifare il ponte in soli 5 mesi. "La credibilità di Autostrade è molto limitata in questo momento. A giugno era stato depositato un lavoro di consolidamento importante per il ponte, che se realizzato avrebbe agevolato l'opera e forse oggi non saremmo qui a piangere le vittime. Al momento non mi risulta che abbiano mosso nulla e anzi le loro considerazioni sui loro affari in borsa denotano una scarsa umanità dell'azienda nei confronti dei familiari e del Paese stesso".
"Fatturano ogni anno cifre enormi – insiste Rixi – potrebbero trovare tranquillamente le risorse per un intervento tempestivo".
Come aggiudica l'assenza di commenti da parte delle opposizioni? "Vorrei lasciare le polemiche politiche da parte. Abbiamo ereditato una serie di concessioni secretate nelle quali la parte pubblica si trova in forte svantaggio rispetto al privato. C'è stata una scarsa attenzione all'interesse pubblico e si è guardato molto più ai profitti economici durante le precedenti amministrazioni".
Un'ultima battuta sulla costruzione della "bretella" alternativa al ponte: "E' assolutamente necessaria. Era già prevista a fine anni '80, è stata fermata negli anni '90 (a cantieri aperti) dal centrosinistra, che spostò gli investimenti dalla Gronda alla Salerno-Reggio Calabria. Credo che la politica debba prendere decisioni nell'interesse pubblico generale. L'unica soluzione sarebbe stata un alleggerimento del traffico e la creazione di un'arteria secondaria, in modo da consentire la demolizione e la ricostruzione del ponte".
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