In 8 anni persi 800.000 posti di lavoro, “La crisi non è alle spalle”
Dall’autunno 2007 all’inverno 2015, l’occupazione nel manifatturiero italiano è calata di quasi 800.000 unità; ovvero del 17,1%
Dati preoccupanti emergono da un rapporto del centro studi di Confindustria riportato dal Sole 24 Ore di oggi: nel periodo che va dall’autunno 2007 all’inverno 2015, l’occupazione nel manifatturiero italiano è calata di quasi 800.000 unità; ovvero del 17,1%. Sì, il nostro Pil, seppur con la velocità di un bradipo zoppo e in salita, va man mano riguadagnando posizioni, ma… secondo quanto riportato nel documento, ci vorranno ancora diversi anni prima di tornare ai livelli pre-crisi: continuando a risalire la china con questa velocità, la nostra economia non tornerà ai livelli precedenti la caduta libera prima del 2021. ”Nonostante una dinamica del Pil più robusta delle attese”, è riportato nello studio, “la crescita dell’economia è ancora inferiore a quella degli altri paesi europei e il differenziale rimane elevato rispetto all’area euro”.
Ma la crisi… è veramente alle nostre spalle? Purtroppo, le parole del nostro ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, intervenuto alla presentazione del rapporto sugli scenari industriali del Centro studi Confindustria, non fanno affatto ben sperare: “La crisi non è alle spalle. E lo dico con grande chiarezza, nonostante sia hobby dei politici rappresentare le cose in questo modo, non solo perché lo dicono i numeri, ma perché la nostra realtà imprenditoriale è andata verso un processo brutale, le imprese sono diventate risorsa scarsa, merce scarsa che va coltivata con grande attenzione, non facciamoci prendere dalla retorica del ‘va tutto bene’ e ‘abbiamo voltato l'angolo’”.