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In Italia arriva ufficialmente l’IT Wallet: tutto quello che c’è da sapere

Da oggi, martedì 10 dicembre, l’Italia entra ufficialmente nell’era dell’identità digitale con l’IT Wallet, un portafoglio digitale che consente ai cittadini di conservare e gestire i propri documenti personali direttamente dallo smartphone. La piattaforma, integrata nell’app IO, segna un salto in avanti nel percorso di digitalizzazione del Paese, posizionandolo in prima linea rispetto agli altri Stati membri dell’Unione Europea.

IT Wallet, Italia in vantaggio rispetto all’Europa

L’Unione Europea ha stabilito il 2026 come termine per l’adozione di un sistema unico di identità digitale interoperabile tra gli Stati membri, ma l’Italia ha deciso di anticipare i tempi, avviando questo cambiamento già dal 2024.

A differenza di altre soluzioni già in uso, l’IT Wallet non è una semplice copia digitale dei documenti cartacei, ma una vera e propria certificazione digitale con valore legale. In pratica, i documenti caricati sull’app IO sono legalmente riconosciuti e possono essere esibiti alle autorità competenti in qualsiasi occasione: dai controlli stradali ai varchi aeroportuali.

Questo significa che, ad esempio, la patente digitale potrà essere mostrata alle forze dell’ordine direttamente dallo smartphone, senza la necessità di esibire il documento fisico. Tuttavia, in questa fase iniziale, i documenti cartacei continueranno a essere richiesti in alcuni contesti, in attesa della piena operatività del sistema.

IT Wallet, quali documenti caricare

L’elenco dei documenti disponibili per la digitalizzazione è destinato ad ampliarsi progressivamente. Nella fase iniziale, i cittadini italiani possono caricare tre tipi di documenti:

  • Patente di guida;
  • Tessera sanitaria;
  • Carta Europea della Disabilità.

Ma il futuro è ancora più promettente. Entro il 2025, sarà possibile aggiungere al proprio IT Wallet anche:

  • Carta d’identità elettronica (CIE);
  • Certificati e attestati rilasciati dalla Pubblica Amministrazione;
  • Titoli di appartenenza ad albi professionali (avvocati, medici, ingegneri, ecc.);
  • Documenti elettorali (per semplificare la partecipazione al voto);
  • Documenti scolastici (come diplomi, certificati di iscrizione e pagelle).

Sarà possibile dunque avere un unico spazio digitale sicuro e protetto, dove ogni cittadino possa conservare tutti i suoi documenti personali, evitando la necessità di portarli fisicamente con sé.

Il processo per accedere al proprio IT Wallet è semplice e intuitivo. Basta seguire questi passaggi:

  1. Aggiornare l’app IO sul proprio smartphone, assicurandosi di avere l’ultima versione disponibile;
  2. Accedere con SPID o CIE, ovvero con il Sistema Pubblico di Identità Digitale o la Carta d’Identità Elettronica;
  3. Accedere alla sezione “Portafoglio”: una volta autenticati, si può accedere alla sezione dedicata, da cui è possibile caricare i documenti desiderati.

Ogni documento segue un flusso di approvazione diverso, poiché alcune procedure richiedono la supervisione delle autorità competenti.

Quando intervengono le autorità

L’inserimento dei documenti nell’IT Wallet non è sempre immediato, poiché alcune verifiche sono necessarie:

  • Patente di guida: la richiesta di caricamento della patente di guida viene inoltrata automaticamente alla Motorizzazione Civile, che si occupa di controllare e certificare l’autenticità del documento. Una volta completata la verifica, il cittadino riceve una notifica sull’app IO che lo informa della disponibilità della patente digitale;
  • Tessera sanitaria: La tessera sanitaria, in teoria, dovrebbe essere caricabile in modo quasi immediato, ma durante le prime ore di attivazione del servizio si sono verificati disservizi a causa dell’alto numero di richieste simultanee.

Non è ancora possibile fornire tempistiche certe per il completamento del processo di caricamento dei documenti.

La digitalizzazione dei documenti personali tramite l’IT Wallet comporta una serie di vantaggi concreti per i cittadini e le istituzioni:

  • Accesso rapido e facile: basta un tocco sullo smartphone per accedere ai propri documenti;
  • Valore legale: i documenti digitali sono legalmente validi e possono essere esibiti ad autorità e istituzioni;
  • Sicurezza e autenticità: i documenti sono certificati dagli enti competenti e protetti da misure di sicurezza avanzate, riducendo il rischio di frodi o falsificazioni;
  • Riduzione della burocrazia: la digitalizzazione accelera l’accesso ai servizi pubblici, evitando la necessità di stampare, presentare e duplicare documenti fisici.

Il Governo rassicura sulla protezione dei dati personali

Il tema della sicurezza e della protezione dei dati personali è di non poco conto. Il Governo ha garantito che l’intero sistema rispetta il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR). L’app IO utilizza misure di crittografia avanzate e l’autenticazione tramite SPID o CIE garantisce un alto livello di protezione.

Tuttavia, nelle prime ore di attivazione del sistema, sono stati segnalati rallentamenti e problemi di accesso, probabilmente dovuti al sovraccarico dei server. I disservizi sono stati rapidamente gestiti, ma la situazione ha evidenziato la necessità di un’infrastruttura informatica più robusta.

L’IT Wallet italiano arriva con largo anticipo rispetto alla scadenza europea fissata al 2026. L’idea è che ogni cittadino europeo possa utilizzare la propria identità digitale anche all’estero, semplificando l’accesso ai servizi pubblici e privati.

Giovanni Montella

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