In regione è allarme randagismo
Non ci sono buone notizie per la nostra regione, nel tradizionale report della Lav sul fenomeno del randagismo in Italia
Non ci sono buone notizie per la nostra regione, nel tradizionale report della Lav sul fenomeno del randagismo in Italia: non solo nel Lazio aumentano gli animali abbandonati, ma la regione è anche agli ultimi posti per cani e gatti che poi vengono concretamente restituiti ai detentori, davanti solo ad alcune zone del Meridione.
Aumenta la spesa per gli animali domestici
Questo significa, innanzitutto, che nel Lazio è in costante aumento il numero degli animali domestici, che spesso vengono “trascurati” o addirittura abbandonati a causa delle difficoltà economiche legate anche al loro mantenimento. Non pensiamo solo a cani e gatti, che comunque rappresentano la popolazione animale più consistente, ma anche ad altre specie, come i conigli, per i quali sono necessari prodotti specifici, venduti anche online su portali specializzati come petingros.it, a cominciare dalle gabbiette per conigli e da altri accessori.
Gli effetti della crisi
A livello nazionale, si stima che la spesa destinata agli animali domestici abbia superato l’anno scorso quota 2 miliardi di euro, con un incremento di oltre 3 punti percentuali rispetto al 2016. Un giro d’affari decisamente importante che, però, per le famiglie significa anche una spesa spesso insostenibile; lo sottolinea anche il citato report della Lega Antivivisezione, che parla appunto di “aumentate difficoltà degli italiani a causa della crisi economica” mettendole in relazione anche al calo delle adozioni di animali.
Lazio maglia nera per abbandoni e restituzioni
Per quanto riguarda nello specifico la nostra regione, il Lazio è una delle “maglie nere” del Paese: in tutto il 2017 sono stati ospitati nei canili rifugio 7.890 animali (sesto dato più alto d’Italia), ma poi solo 1.224 sono stati restituiti ai proprietari, vale a dire appena il 15 per cento. Per fare un raffronto, a livello nazionale sono stati recuperati 114.766 animali, restituiti al detentore nel 38 per cento dei casi.
Allarme per il randagismo
Allo stesso tempo, aumenta anche il fenomeno del randagismo nel Lazio, che è l’unica regione del Centro Italia a soffrire del problema: a farci compagnia sono infatti le altre zone del Sud e delle Isole, mentre invece al Nord e nelle rimanenti regioni centrali del Paese le azioni intraprese hanno consentito di far migliorare la situazione.
In generale, l’indagine 2018 della Lav sul randagismo delinea un quadro preoccupante e, soprattutto, “superficiale”, in quanto sono gli stessi rappresentanti dell’associazione a chiarire che “non si conoscono le reali dimensioni del fenomeno a causa della scarsità di dati ufficiali completi che permettano un’analisi dettagliata della situazione”.
Migliora il dato sulle registrazioni all’anagrafe canina
Tra gli altri dati messi in evidenza dal dossier va segnalato quello relativo alla registrazione dei cani all’anagrafe, in cui il Lazio rialza la testa: alla data del 27 giugno 2018 risultano registrati regolarmente 850.267 animali, quinto dato più alto in Italia (la classifica vede in testa la Lombardia con quasi un milione e mezzo di animali), segno dell’efficacia degli interventi messi in campo sul fronte dell’identificazione e della registrazione, che potrebbe consentire di rintracciare la famiglia di appartenenza del cane che entra in canile.