E’ in uscita, in questi giorni, un libro di Domenico Oliva, edito da Antiquitas nella collana Roma Antiqua, dal titolo Percorso sulla via Latina: Luoghi, personaggi, storie – Da Roma a Fregellae. Prima tappa, appunto da Roma a Fregellae, di un itinerario di circa 200 chilometri che porterà il lettore nei luoghi attraversati dall’antica via Latina, una delle più antiche vie romane che collegava Roma a Capua.
Uno stile scorrevole e avvincente permetterà, a chi legge, di conoscere quei centri che, ancora oggi, conservano antiche vestigia e importanti resti.Una lettura che, attraverso un percorso affascinante, farà scoprire luoghi, personaggi, eventi e storie di oltre 2000 anni fa utilizzando fonti antiche e moderne scoperte archeologiche.
Il libro è corredato di note storiche, di riferimenti archeologici, con una bibliografia che consente di approfondire, a chi lo volesse, gli argomenti trattati. Uno stile discorsivo e snello rende la lettura attraente e mai stancante permettendo un approccio ai temi affrontati anche da parte dei non addetti ai lavori. Il libro si legge rapidamente e agevolmente lasciando la voglia di continuare la lettura.
Abbiamo intervistato il suo autore, Domenico Oliva, cercando di carpire i segreti che hanno caratterizzato la redazione del suo libro.
Percorso sulla via Latina, un titolo che già ci lascia immaginare un viaggio interessante e quasi avventuroso ma da dove nasce l’idea di questo libro?
Poichè spesso, a livello di divulgazione, si parla degli accadimenti che hanno caratterizzato la storia di Roma, soprattutto quella arcaica e dei primi secoli, come fondanti della civiltà romana ma ci si dimentica di raccontare come quegli eventi abbiano inciso sui centri limitrofi a Roma e su quelli di tutta l’area laziale, che romani non erano e che hanno subito le vicende di Roma positivamente o negativamente, raccontarli dal loro punto di vista lascia capire meglio quei fatti.
Si riferisce ai popoli che abitavano anche nel Lazio e vicini alla stessa Roma?
Si, l’area di Roma era confinante con numerosi popoli che vedevano la città nascente come una minaccia soprattutto in considerazione della sua espansione che iniziò ben presto dopo la sua fondazione. Etruschi, Sabini, Latini, Volsci e poi anche Equi, Ernici, Sanniti, sono tutti popoli con i quali Roma era in contatto in una alternanza di patti, che a volte venivano violati da Roma e a volte dalle altre città, e di periodi di guerra.
La Via Latina è stata importante per Roma in questi periodi?
Un antico tracciato, che poi sarà quello della via Latina, era esistente prima della nascita di Roma; è certo fosse un antico percorso protostorico utilizzato dagli Etruschi e da altri popoli fino ai Romani che lo resero una arteria di comunicazione. Fu importante per Roma sia positivamente perchè ne consentì il collegamento con aree interne del Lazio e della Campania, ma anche negativamente poichè fu la strada percorsa da Pirro prima e da Annibale successivamente quindi un modo, per i nemici, per avvicinarsi a Roma molto più rapidamente.
Lungo di essa si svolsero anche battaglie pertanto?
Certo, nel libro si racconta di numerose battaglie avvenute lungo i luoghi che la via Latina attraversava, spesso si tratta di battaglie importanti per Roma che le permisero di affermare la sua presenza prima e la sua egemonia dopo su tutto il centro Italia.
Le città delle quali lei racconta nel libro ormai non esistono più?
Alcune non esistono più perchè furono distrutte già in epoca romana e non più ricostruite, altre furono riedificate il luoghi limitrofi, altre, invece, sono rimaste lì e ancora conservano al di sotto di esse i resti di insediamenti preistorici, delle città pre-romane e romane, resti che sono stati scoperti dall’archeologia o ancora ben visibili, come mura di cinta, teatri, anfiteatri e terme. A volte queste città hanno conservato, bene o male, il loro nome originario mentre altre volte del loro antico nome si sono perse le tracce; l’archeologia, però, attraverso indagini degne di un vero e proprio film giallo tenta di dipanare il mistero spesso riuscendoci e nel libro si vuole raccontare anche la storia di questi centri del medio e basso Lazio oltre che dell’alta Campania che sono riemersi dalle nebbie del tempo e dei millenni; è una storia fatta di personaggi nati in quelle città, di eventi lì accaduti e che hanno avuto una immediata risonanza a Roma o viceversa, come anche fatta di piccole cose, di oggetti o monete rinvenuti e che raccontano molto più di quanto si possa pensare.
Lei è laureato in giurisprudenza, è un avvocato, come si è ritrovato a scrivere un libro di storia antica?
Quella dello studio della storia antica in generale e della storia romana in particolare è una vera passione che nasce oltre 35 anni fa grazie ad un mio zio, per me un secondo padre, che in modo sapiente ha saputo far nascere in me la curiosità, divenuta poi un amore passionale, per il mondo antico e la sua storia; gli studi classici delle scuole superiori hanno poi consolidato questo amore che nel periodo universitario si è strutturato grazie anche ad alcuni studi giuridici legati al mondo antico ed in questo devo ringraziare la professoressa Daniela Piattelli che, da vero docente universitario, ha saputo trasmettere un messaggio culturale di notevole pregio ma soprattutto duraturo e ancora oggi valido. Successivamente la mia attività di studio mi ha consentito di approfondire e perfezionare le mie conoscenze sulla storia antica e i sistemi giuridici nell’ambito del bacino del Mediterraneo, permettendomi di acquisire una visione più ampia e completa delle vicende di Roma che mi ha portato a condividere in alcuni ambienti universitari questo mio fuoco inestinguibile e di scrivere per alcuni giornali fino a giungere alla pubblicazione di questo libro.
Alcuni scritti tematici sul legame tra religione e diritto nella Roma arcaica recano la sua firma, quindi non è nuovo a questo tipo di lavori; sappiamo che il suo libro, appena pubblicato, sta riscuotendo un buon successo di pubblico, pensa che questo libro sarà seguito da un altro?
Sicuramente, anche perchè il prossimo terminerà di descrivere il percorso sulla via Latina iniziato con il libro appena pubblicato e ne sarà il completamento raccontando di vicende direttamente collegate a personaggi ed accadimenti del libro attualmente diffuso.
Cosa vuole dire al pubblico di lettori che, a quanto pare, la segue con una certa costanza e attenzione?
Di leggere il mio libro continuando a coltivare il proprio interesse per la storia antica e per la storia di una città che è stata Caput Mundi per circa un millennio, Roma.
La ringraziamo e le diamo appuntamento per la prossima pubblicazione
Ricordiamo ai nostri lettori che il libro è distribuito e acquistabile sui seguenti siti:
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