Incendio alla Spend Oil di Cisterna: il colpevole è un dipendente

La Polizia ha denunciato un 25enne di Aprilia che aveva provocato una deflagrazione per impadronirsi dell’incasso e andare a Londra

Gli uomini della Polizia di Stato – Questura di Latina, Commissariato di Cisterna di Latina hanno  denunciato, M.L., 25enne residente ad Aprilia, operaio in seguito alle indagini relative all’incendio e alla deflagrazione dei locali del distributore di carburanti della società Spend Oil, sito a Cisterna di Latina in via Tivera presso il quale lo stesso M.L. era impiegato. Lo 27 novembre, un forte boato, conseguente all’incendio di un piccolo locale del distributore Spend Oil, fu udito chiaramente dagli abitanti della periferia di Cisterna di Latina, destando una forte apprensione.

La deflagrazione aveva fatto pensare in un primo momento addirittura a un ordigno, tuttavia gli accertamenti dei Vigili del Fuoco di Latina avevano da subito chiarito che si era trattato di un incendio, senz’altro doloso, avvenuto all’interno di un piccolo locale del distributore che, a causa di saturazione di materiale accelerante (quasi sicuramente della benzina) aveva generato l’esplosione, dalla quale è scaturito l'incendio.

Sempre i Vigili del Fuoco avevano appurato che nel centro della piccola stanza dell’impianto era concentrata una forte quantità di materiale accelerante che certamente era stata portata dall’esterno. Pertanto, chiarita l’origine dolosa dell’evento, gli investigatori della Polizia di Stato del Commissariato di Cisterna  avevano immediatamente proceduto ad attività investigative mirate.

Un elemento in particolare aveva  suscitato la loro attenzione, quello che la porta/saracinesca d’ingresso del locale attinto dalle fiamme  era stata chiusa a chiave tanto che anche se divelta dalla parete a causa dell’esplosione, mostrava evidenti le mandate laterali della chiusura. Quindi, posto che l’origine dell’esplosione era avvenuta all’interno del locale, mediante una cospicua quantità di liquido infiammabile ivi collocato, si desumeva che chi vi aveva posto il liquido era la stessa persona che aveva provveduto a chiudere la porta con la chiave.

Di conseguenza, quello stesso soggetto aveva la disponibilità della chiave del locale. A seguito poi di ulteriori attività investigative tipiche e di polizia scientifica si è formato un quadro probatorio chiaro di chi aveva provocato l’incendio e il motivo del perché lo avesse fatto, motivi che hanno determinato la denuncia all’Autorità Giudiziaria di M.L. Il movente che avrebbe spinto il giovane a provocare l’incendio è stato quello di impadronirsi dell’incasso, quasi 4000 euro, custodito in una cassetto di una scrivania all’interno del locale.

A seguito delle fiamme infatti tutto il mobilio è andato completamente distrutto. Il giovane, che pare avesse difficoltà economiche, qualche giorno dopo l’incendio si  è recato a Londra per un viaggio di piacere. L’individuazione dell’autore dell’incendio ha permesso di escludere altre ipotesi, anche suggestive,  che erano immediatamente circolate sul grave fatto criminale.

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