Incendio Eco X di Pomezia, Arpa: Livello diossine 700 volte oltre soglia

Risultati poco confortanti quelli delle analisi di Arpa Lazio

La concentrazione di benzo(a)pirene registrata da Arpa Lazio e' pari a 9 nanogrammi/m3, superiore al valore limite annuale pari a 1 nanogrammo/m3. Le concentrazioni di policlorobifenili (PCB), per i quali non e' stabilita una concentrazione di riferimento, con 394 picogrammi sono risultate sensibilmente superiori a quelle rilevate normalmente in aria ambiente. I dati del 10 maggio, inoltre, confermano che le concentrazioni di PM10 (28 Microgrammi al Km 33 della via Pontina Vecchia) stanno tornando ai valori caratteristici stagionali della qualita' dell'aria anche nelle immediate vicinanze dell'incendio. Quanto alle diossine e furani hanno raggiunto livelli cosi' alti "presumibilmente a causa dell'entita' e del materiale combusto durante l'incendio", scrive Arpa Lazio. A breve verra' trasmesso ad integrazione della presente il relativo rapporto di prova, nel quale le concentrazioni di diossine sono espresse in fentogrammi (1000 fentogramni = 1 picogrammo). I dati sono relativi a campioni del 5 e 6 maggio prelevati in via Pontina Vecchia km 33,38 nelle immediate vicinanze dell'incendio (100-200 metri).

In base alle indicazioni della Asl, dopo l'incendio all'impianto per la raccolta di rifiuti Eco X di Pomezia, restano validi i seguenti divieti e raccomandazioni: 1) Il divieto nel raggio di Km. 5 dal luogo dell'evento: – della raccolta, della vendita e del consumo di prodotti ortofrutticoli coltivati; del pascolo degli animali; dell'utilizzo di foraggi per alimentazione animale provenienti dall'area interessata ed eventualmente esposti alla ricaduta da combustione; di provvedere al mantenimento degli animali da cortile al chiuso, evitando il razzolamento. 2) I prodotti ortofrutticoli derivanti dalla coltivazione nei terreni posti al di fuori della predetta area ma in zone immediatamente prospicienti, dovranno essere sottoposti prima della consumazione ad accurato lavaggio in acqua corrente e potabile. 3) In tutti gli edifici di comune uso personale, familiare o di lavoro, ricadenti in un raggio di 100 metri l'allontanamento dei residenti. Si raccomanda inoltre: 1) Il lavaggio esclusivamente con acqua delle superfici esterne ed oggetto di accumulo di polveri evitando getti che possano rimettere in circolo le medesime. 2) Per impianti di condizionamento o areazione forzata, la sostituzione/manutenzione dei filtri e il lavaggio delle condotte.

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