Incidente Corso Francia: “Genovese stava usando il cellulare”
Il conducente accusato di omicidio stradale plurimo stava inviando foto e video al momento dell’impatto?
Il drammatico incidente di Corso Francia rivela ancora terribili elementi. Sulla morte di Gaia Romagnoli e Camilla Von Freymann , avvenuta la notte tra il 21 e 22 dicembre 2019, le indagini sono in corso ma si aggrava la posizione di Pietro Genovese, il conducente che ha investito le sedicenni.
Secondo una relazione della Polizia Postale Genovese stava inviando messaggi tramite WhatsApp, per l’esattezza un video e quattro foto. Oltre ad andare oltre i limiti di velocità consentiti, e ad aver bevuto più di quanto permesso: infatti la velocità era 90 km orari anziché 50 e il suo tasso alcolemico ha rilevato 1,4 grammi per litro.
Secondo le perizie svolte finora le due ragazze hanno attraversato a una distanza di 15 metri dalle strisce pedonali.
Genovese è accusato di omicidio stradale plurimo per l’incidente avvenuto su Corso Francia e si trova ai domiciliari dallo scorso 26 dicembre. I procuratori Nunzia D’Elia e il Ppm Roberto Felici hanno chiesto il processo con rito immediato, senza passare per l’udienza preliminare.
Nel frattempo il Comune di Roma ha disposto telecamere e ulteriori dispositivi di sicurezza nei punti potenzialmente più pericolosi per l’attraversamento su Corso Francia.
La famiglia di Genovese e delle due ragazze avrebbero dovuto incontrarsi, per un colloquio richiesto dalla famiglia del ragazzo, ma probabilmente questo dialogo non sarà possibile dati gli ultimi elementi emersi dalle indagini.