Non c'è ancora chiarezza sull'incidente, fatto sta che il 32enne di Villanova di Guidonia Simone Vizzarro è deceduto nei pressi del Circo Massimo intorno alle 12.30 di ieri. Il ragazzo era in sella al suo Scarabeo Aprilia, mentre si apprestava a raggiungere il posto di lavoro, quando all'altezza di Piazzale Ugo La Malfa, è stato travolto da un bus dell'Atac, che stando alle prime testimonianze raccolte si sarebbe fermato in un primo momento e poi avrebbe proseguito la corsa. La dinamica del sinistro è assai complessa da ricostruire ed è al vaglio della Polizia Locale di Roma Capitale.
Anche perché nell'incidente non sono stati coinvolti soltanto lo Scarabeo del ragazzo e il bus: secondo alcune ricostruzioni effettuate ieri lo scooter del 32enne sarebbe stato urtato da un'auto e, con la conseguente perdita di controllo del mezzo, Simone sarebbe andato a schiantarsi contro un Fiorino parcheggiato in zona. A quel punto, il suo corpo sarebbe stato sbalzato sull'asfalto, con l'autobus che lo ha poi schiacciato. Si tratta di ipotesi da prendere con le molle anche perché ieri era circolata un'altra ricostruzione, secondo la quale sarebbe stato lo stesso bus dell'Atac a colpire il 32ene, schiantatosi successivamente contro il Fiorino.
Non resta che attendere l'esito dell'autopsia ma nel frattempo qualcosa si sta comunque muovendo: l'autista dell'autobus è stato denunciato con l'accusa di omicidio colposo e omissione di soccorso. L'uomo è stato in breve tempo rintracciato grazie ad alcune testimonianze, all'aiuto di alcune immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona e al lavoro degli ispettori di Atac e degli agenti della Polizia Locale. L'uomo è stato immediatamente interrogato, come confermato dalla stessa Atac, dagli uomini del gruppo Trevi, che hanno poi proceduto alla denuncia. Sembra che, a sua discolpa, abbia dichiarato di aver proseguito la corsa in quanto convinto di non essere rimasto coinvolto nel sinistro costato la vita al 32enne. Nell'attesa degli sviluppi di questa intricata vicenda, Atac ha fatto sapere di aver istituito una commissione di indagine interna, che si propone di supportare il lavoro degli inquirenti.
Ma, al di là dell'aspetto giudiziario di questa brutta storia, il primo pensiero non può che andare a un ragazzo scomparso prematuramente e alla sua famiglia devastata dal dolore. "Il Messaggero" si è messo in contatto con il fratello maggiore Riccardo, il quale è ovviamente sconvolto per l'accaduto e ha rilasciato brevi dichiarazioni, nelle quali ha espresso tutto il dolore e l'incredulità nel sapere che non potrà più rivedere Simone. Al contempo, vi è molta determinazione da parte di tutti i parenti nel chiedere chiarezza sulle dinamiche che hanno portato al decesso del ragazzo.
A Villanova, il 32enne viene ricordato come un ragazzo sempre allegro e sorridente ed era piuttosto conosciuto anche grazie al fatto che il padre Emidio ha gestito una cartolibreria nella stessa Villanova. Da ieri, purtroppo, un dramma si è abbattuto su questa famiglia e la speranza è che le tante persone conosciute in questi anni nella zona possano essere il più vicino possibile alle persone care a Simone. Nessuno potrà eliminare un dolore così grande ma la condivisione delle sofferenze è il rimedio migliore davanti a simili tragedie.
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