E' un 42enne di Latina, E.S., l'operaio morto intorno alle 15 di ieri alla Stazione Termini di Roma dopo essere rimasto folgorato mentre lavorava a un quadro elettrico in un locale di servizio per la ditta Sysco, che si occupa di impianti sonori e visivi e che opera per conto di RFI. Le cause del decesso non sono ancora chiare e per tale ragione la Procura di Roma ha disposto l'autopsia sul corpo della vittima e ha aperto un fascicolo sull'accaduto, al fine di stabilire se sono state rispettate le procedure di sicurezza.
Nelle ore successive alla morte dell'operaio sono comunque circolate alcune ricostruzioni dell'episodio. Pare che il 42enne, che stava lavorando insieme a un collega, abbia perso un cacciavite, che è scivolato nella scatola del quadro elettrico. Stando a quanto riferisce "Il Messaggero", per l'uomo, che aveva messo in atto le misure di sicurezza, si sarebbe rivelato fatale "il contatto accidentale con parti elettriche ancora sotto tensione, sulle quali il tecnico non avrebbe dovuto intervenire".
Per lui i soccorsi del personale dei 118, giunto sul posto insieme alla Polfer e ai Vigili del Fuoco, si sono rivelati inutili.
Le misure principali contenute nell'ordinanza firmata dal Sindaco Gualtieri
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