Quella strana polmonite da Covid-19, i contagi contenuti in Italia e l’eccellenza della regione Lazio apprezzata nel mondo. Mauro Zaccarelli, infettivolo dell’ospedale Lazzaro Spallanzani, ci spiega qual è la situazione Covid-19 che ci troviamo ad affrontare alle porte dell’autunno, con le scuole aperte e le influenze in agguato.
“Nel mondo l’Italia si inserisce ancora nella migliore posizione, mentre globalmente i casi continuano ad aumentare, negli ultimi giorni siamo stati spesso sopra i trecento mila casi nel mondo. I casi aumentano soprattutto nelle nazioni che hanno una popolazione molto elevata, ma anche dove il lockdown non è stato eseguito in modo opportuno, in particolare l’India, ma anche Messico, Brasile e Usa. Però c’è da dire che c’è stato anche un grande aumento di caso in Europa, dove alcuni paesi come Francia e Spagna viaggiano tra i diecimila e i quindicimila casi al giorno. La Germania ha avuto un aumento di casi ed è tornata alla situazione di aprile.
In tutto ciò l’Italia continua ad essere un paese abbastanza virtuoso in quanto abbiamo circa 1500 casi al giorno. Significa che la popolazione ha imparato a seguire le precauzioni, nonostante il periodo estivo che ha contribuito aumento casi. Non c’è stato per ora, uno sconquasso della scuola anche se è presto per affermarlo.
Nel lazio abbiamo invece circa duecento casi al giorno, di cui di Roma circa la metà. Allo Spallanzani ci sono stati 95 pazienti ricoverati, su un numero stabilizzato, solo una decina in terapia intensiva. L’infezione è un po’ meno aggressiva di come era all’inizio, inoltre trattiamo i pazienti in modo più mirato, fa caldo e sono mediamente più giovani. 208 sono i pazienti in Italia in terapia intensiva. La regione Lazio è ben organizzata, ricevuto molti complimenti da giornali e media inglesi.
Questo è ciò che sappiamo. Quello che invece non sappiamo è cosa accadrà in autunno con le malattie da raffreddamento. I sintomi tenderanno a confondere i casi clinici. Avremo tante persone con febbre, sintomi respiratori, ma solo alcune di loro avranno il Covid-19. Il governo per questo ha raccomandato di prepararci tutti con il vaccino antinfluenzale e per lo pneumococco. Non sarà facile trovarli ma ci si sta attivando. Nel Lazio un’ordinanza obbliga tutti i cittadini sopra i 65 anni. Questo per far sì di ridurre il carico di lavoro nei pronto soccorso. Con il coinvolgimento anziani che arriverà in autunno aumento casi e casi gravi. Dobbiamo essere preparati. La polmonite da Covid è così particolare, diversa dalle polmoniti tradizionali atipica quasi. Talvolta passa da sola, talvolta è presente negli asintomatici che non manifestano alcun disturbo ma poi gli viene fatta una lastra e risultano affetti da polmonite. Per questo le strutture e i reparti si stanno specializzando sempre di più. E per questo è così importante, questo autunno, la vaccinazione.
Il nostro ospedale non si è mai fermato e siamo tuttora al lavoro”.
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