Influenza, Natale a letto per un romano su cinque
L’influenza è il Grinch di Natale poiché sta facendo rimanere un romano su 5 a letto con la febbre privandolo del pranzo con la famiglia
Pranzo di Natale a rischio. I medici di famiglia avevano già avvisato di prestare attenzione al virus dell’influenza durante queste festività.
Infatti, dopo i due anni di pandemia i virus sembrano essersi incattiviti. “Quest’inverno sarà difficile“. Il numero di chiamate e messaggi verso i medici è costanti, mentre le code negli ambulatori e al pronto soccorso aumentano.
In vista del Natale un romano su 5 è colpito dall’influenza con forti sintomi, tra cui la febbre. Il dottore Pier Luigi Bartoletti, capo dei medici di famiglia, ha spiegato che “dopo due anni in cui il virus è circolato con minor intensità anche grazie all’utilizzo dei sistemi di protezione delle vie respiratorie, quest’anno è tornato più violento come era prevedibile dal punto di vista virologico proprio perché gli organismi di fatto essendone stati immuni per diversi mesi rispondono con minor efficacia all’attacco del virus“.
Al momento tra i sintomi più comuni ci sono quelli contratti anche per il virus Sars-Cov2, tanto che le farmacie stanno adottando un doppio tampone per distinguere i due ceppi virali.
Oltre alla febbre, sopraggiungono mal di gola, raffreddore, dolori muscolari, cefalea e disturbi gastrointestinali come diarrea e vomito.
Tuttavia, per la cura è “da escludere il ricorso ad antibiotici a meno che, come purtroppo sta avvenendo, non subentri un’infezione di tipo batterica“, prosegue Bartoletti.
Le conseguenze date all’influenza sono molteplici. “Assistiamo anche a polmoniti che fortunatamente non sono da Covid, ma vanno comunque trattate con attenzione“. Per cercare di prevenire questi sintomi e che le condizioni dei pazienti si aggravino è consigliato “indossare le mascherine in questi giorni anche quando si va nei negozi e in centri affollati benché molti ormai, e questo è sbagliato, guardano chi indossa i dispositivi con meraviglia. E poi sottoporsi comunque ai tamponi sopratutto quando si sa di dover trascorrere del tempo con persone fragili e bambini“.
Inoltre, dato che le vaccinazioni contro l’influenza hanno risposto bene proteggendo circa il 70%, viene consigliata poiché riduce la percentuale di contagio al 30.