Influenza stagionale, segretario Fimmg Roma: “Picco a gennaio, sarà il caos: puntare su test rapidi”
L’intervista al segretario Fimmg Roma Pierluigi Bartoletti, per capire come comportarci quando il Covid si sommerà al picco dell’influenza stagionale
Influenza stagionale e Covid-19, un binomio che può mandare di nuovo in crisi il nostro sistema sanitario, dopo il calo dei contagi delle ultime settimane che è stato registrato in almeno alcune regioni.
I sintomi della comune influenza e quelli del Sars-coV-2 sono sovrapponibili nella maggioranza dei casi. Raffreddore, mal di gola, febbre, mal di testa, dolori alle ossa, tutti sintomi riscontrabili in entrambi i virus. Anche la famosa anosmia, la perdita dell’olfatto che caratterizzerebbe il Covid-19 può confondere, ma nell’influenza stagionale si caratterizzerebbe con il fastidioso “naso chiuso”.
Abbiamo parlato con Pierluigi Bartoletti segretario romano Fimmg per parlare dell’influenza stagionale in questo complicato inverno 2020-2021.
“Il picco dell’influenza stagionale potrebbe arrivare alla fine del mese di dicembre-gennaio. A gennaio se le condizioni dei nostri sistemi sanitari saranno le stesse, come è probabile, e la pandemia da Covid-19 si sommerà alla normale influenza stagionale, potrà esserci un caos eccezionale e preoccupante nei nostri ospedali.
Per questo nel mese di gennaio sarà ancora più importante non farsi prendere dal panico se il termometro segna qualche linea di febbre. Non appena si avvertono sintomi influenzali e si constata aumento di temperatura corporea, si deve parlare con il medico di base e sottoporsi immediatamente al tampone. A Covid e influenza si risponde infatti con due diversi protocolli.
Per questo i tamponi rapidi in questa situazione fanno la differenza. In generale ci saranno vantaggi per le regioni che hanno eseguito più efficacemente la campagna vaccinale”.