Informativa privacy, meglio i geroglifici

Il principio base è la trasparenza: rispetto al linguaggio utilizzato, nella comunicazione, nella possibilità di esercizio di diritti

Dal 25 maggio 2018 con l'attuazione del Regolamento UE 679/2016 la maggior parte dei soggetti che trattano dati personali è obbligato a rispettare le nuove regole dettate dal Regolamento, noto anche come “GDPR”, acronimo del titolo in lingua inglese. Queste regole si fondano su dei princìpi che pervadono tutto l'articolato normativo.

In particolare, il principio base è quello della TRASPARENZA: trasparenza rispetto al linguaggio utilizzato, trasparenza nella comunicazione, trasparenza nella possibilità di esercizio di diritti.

Il primo documento per l'esercizio della trasparenza è l'INFORMATIVA PRIVACY, normalmente presente online sul proprio sito internet.

L'Informativa è quel documento che contiene le informazioni utili per consentire a una persona di comprendere FACILMENTE:

  1. perché mi chiedono dei dati personali

  2. come trattano i dati e per quali finalità

  3. chi sono i soggetti che trattano i dati

  4. quali misure di protezione-sicurezza applicano ai dati

  5. come esercitare i diritti (e sono molti!) sui dati forniti

Sorprende come molti attori importanti del processo culturale di cambiamento, promosso dal Regolamento, non diano le risposte attese. Tra gli ultimi episodi osservati posso citare: la responsabile di una scuola importante del Lazio che ignora completamente la corretta informativa privacy, pur trattando minori e soggetti disabili; l'azienda sanitaria che cerca il “risparmio” sul consulente privacy e fa un'informativa “taglia e incolla” senza alcun valore sostanziale; il professionista, un medico, che ritiene poca cosa trattare le foto dei pazienti e di interventi chirurgici, che “ha deciso” che a lui non si applica il Regolamento.

ATTENZIONE

Ogni studente, genitore, cliente, paziente può segnalare la carenza/mancanza di un'informativa privacy al Garante che, oltre ai controlli effettuati con gli uomini della Guardia di Finanza, può contestare pesanti sanzioni amministrative e penali. Infine, non essere conformi al Regolamento sta portando alcuni enti pubblici a non liquidare i soggetti che non dimostrano la compliance. Oggi, in molti casi, tra la comprensione di un'informativa privacy e degli antichi geroglifici, vincono i geroglifici…

 
Alessandro Marano
Studio Ore9 – Consulenza e formazione

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