Inganni No vax contro nuovo Dl: falsi positivi e contagi architettati
Trucchi No vax contro il Dl Covid: mazzette per farsi dichiarare positivi e strategie per contagiarsi. Le farmacie denunciano
Fatta la legge trovato l’inganno. È entrato in vigore nella giornata di oggi, 8 gennaio, l’obbligo vaccinale per tutti gli over 50 e il Super green pass per i luoghi di lavoro. Restrizioni contro i No vax alle quali tuttavia hanno cercato di ovviare.
Come era prevedibile, le farmacie sono state assaltate dopo le festività per i tamponi. Fino a pochi giorni fa una volta che si risultava positivi al tampone rapido era necessario verificare la positività attraverso il test molecolare. Questo metodo era efficace sia per evitare i falsi positivi che gli inganni intenzionali.
Inganni che non sono mancati in questi giorni, soprattutto nelle regioni come Lazio, Lombardia, Veneto, Umbria, Emilia Romagna e Trentino in cui sono state introdotte nuove direttive. Infatti, per porre rimedio alle lunghe file che si creavano davanti le farmacie o ai drive-in, queste regioni hanno scelto che per dichiarare la positività basta il tampone rapido, senza la verifica del molecolare. Un’iniziativa suggerita dal ministero della Salute in queste situazioni di alta circolazione virale.
Tuttavia questa iniziativa in buona fede, è stata una miniera d’oro per i no vax. Infatti, in questi giorni alcuni farmacisti hanno denunciato e segnalato numerosi no vax che si sono recati in farmacia per ottenere la certificazione senza vaccinazione.
Il super green pass può essere ottenuto sia con la vaccinazione che con la guarigione da Covid-19. Questo ha causato situazioni impensabili. Come riporta un’intervista di un farmacista del Trentino Alto Adige fatta dal Il Giornale, “un signore si è presentato in farmacia chiedendo nome e indirizzo di un positivo, per poterlo andare a trovare e contagiarsi”.
“Tanto la Omicron è lieve“. È questa la percezione della nuova variante. I no vax preferiscono contagiarsi che vaccinarsi. Un signore ha provato a contagiarsi usando “un cucchiaino di un infetto“.
Tuttavia, non tutti prediligono la via del contagio, alcuni hanno intrapreso quella delle mazzette. Infatti, molti farmacisti hanno dichiarato che alcuni no vax hanno proposto “grosse cifre e pagamenti extra per essere dichiarati positivi al test”.
Attualmente dopo essere positivi al test, con o senza sintomi, basta farsi una quarantena di 10 giorni a casa e farsi un test di fine isolamento. Anche quest’ultimo è rapido. Dunque, ne risulta che chi vuole sorvolare la legge ci riesce. Poiché il no vax in questo modo, senza la verifica del tampone molecolare, ottiene il super green pass e può circolare per sei mesi.