Fa studiare due bambini e intanto gira il mondo con la loro famiglia, guadagnando 10mila euro al mese con tutte le spese pagate. Ha iniziato così la fondatrice di Education Boutique, un servizio di insegnanti privati per ricchi giramondo. La strada è tracciata: siete laureati e vi piace viaggiare? Potreste farlo guadagnando!
Lucy Alexandra Spencer è un insegnante inglese che ha lavorato per una famiglia. Istruiva i figli e per questo motivo i genitori se la portavano dietro nei loro viaggi per il mondo. Una condizione vantaggiosa per la giovane Lucy che ha potuto conoscere Paesi affascinanti, le mete più interessanti del mondo, senza spendere ma guadagnando. Per 4 mesi per esempio ha viaggiato tra Francia, Oman, Svizzera e Portogallo, ricevendo uno stipendio mensile mentre alloggio, pasti e voli erano pagati dai suoi datori di lavoro, che le hanno affidato l’educazione primaria dei loro figli.
Se ci pensate bene è il sogno di molti giovani laureati. Viaggiare per capitali e terre vicine e lontane, senza spendere niente e potendo mettere da parte un bel gruzzolo da utilizzare quando finirà. La ragazza si à fatta un’esperienza invidiabile, per un essere insegnante di scuola primaria. La sua formazione riguarda studenti con difficoltà di apprendimento.
La fortuna è stata incontrare una famiglia con enormi disponibilità finanziare, che aveva la necessità di portarsi dietro i figli nel viaggiare per i cinque continenti e trovare chi potesse seguire la loro formazione, era la soluzione ideale. I viaggi erano per motivi di lavoro del capofamiglia ma anche per svago e potevano durare anche diverse settimane o mesi e il costo di un’insegnate per questo genere di lavoro è ben remunerato, almeno 10mila euro al mese, più le spese pagate e l’alloggio gratuito con la famiglia.
Lucy, una volta messa a frutto questa esperienza, ha fondato nel 2021 un pool di insegnati per fornire questo servizio alle famiglie ricche, che potessero permetterselo. Si chiama Education Boutique ed opera nel Regno Unito. Da qualche anno è stata acquistata dal Gruppo Eteach ed attualmente opera con oltre 30mila insegnanti. Un bell’esempio di start up! Gli insegnanti debbono superare una selezione durissima, avere una preparazione a 360 gradi, parlare almeno una lingua straniera oltre all’inglese, tra loro c’è chi sa suonare più di uno strumento o ha altre conoscenze professionali o artistiche che possono soddisfare le esigenze di insegnamento dei clienti.
Se la richiesta è di avere abilità specifiche il prezzo sale ancora e di molto. Se invece la persona dovesse solo insegnare come privato a casa della famiglia, ma senza convivere e viaggiare, allora percepirebbe “solo” 3.000 euro al mese.
Education Boutique, si offre come intermediario tra chi vuole fare l’insegnante “di viaggio” , anche se solo per un periodo, e le famiglie in cerca di un educatore.
Ma Education Boutique fa molto di più: mette in contatto insegnanti preparati con studenti che hanno difficoltà di apprendimento o hanno bisogno di aiuto nel preparare esami. In questo modo, spera di creare opzioni a basso costo che possano favorire sia le famiglie che gli educatori: “Ci sono un sacco di persone molto giovani e preparate che pagano un sacco di soldi per girare il mondo e che probabilmente, in futuro, otterranno titoli prestigiosi e brillanti carriere. Perché, –sostiene Lucy – invece di pagare, non occuparsi dell’educazione degli studenti durante i viaggi?”
Insomma siete giovani laureati, parlate l’inglese, non vi spaventa stare lontano da casa per del tempo, perché non fare l’insegnate di viaggio, guadagnerete un bel gruzzolo e vi farete una esperienza.
L’insegnante privato a casa non è una novità. Un tempo, quando non c’era la scuola, ad avere diritto all’istruzione erano i figli delle famiglie nobili che venivano affidati ad “insegnanti” privati di diverse materie. Nell’Antica Roma, l’educazione dei bambini veniva affidata ai genitori, mentre alla madre erano riservati gli insegnamenti dei buoni sentimenti, al padre toccava insegnare la lettura, la scrittura, le leggi dello Stato. Poi venne istituita la figura del Pedagogo. Che accompagnava i bambini nell’istruzione fino ai 6 anni. Quando poi iniziava la scuola.
Fino al Medioevo dunque, ogni bambino poteva contare su un’istruzione personalizzata per poi lasciar spazio alle prime forme scolastiche conosciute. Nel Medioevo la scuola era perlopiù ecclesiastica mentre bisognerà aspettare l’Illuminismo per le prime scuole laiche e pubbliche gestite dallo Stato. Da questo momento in poi, la scuola inizia ad avere una forma più vicina a quella che oggi conosciamo sino ad arrivare in epoca repubblicana quando viene istituita l’istruzione pubblica, gratuita ed obbligatoria.
Il Gruppo Eteach, che ha comprato Education Boutique, non serve solo le famiglie dei ricconi che cercano insegnanti ma si rivolge anche alle scuole. Vuole poter fornire alle scuole, che ne facciano richiesta, insegnanti con professionalità eccellenti per un migliore apprendimento e risultati più soddisfacenti per tutti. Paul Howells, amministratore delegato di Eteach, sostiene che grazie ad Internet si possa fornire, da remoto (a distanza), strumenti migliorativi a chiunque. Eteach è la destinazione per il reclutamento specifico per l’istruzione. Dispongono ormai di un database di oltre 2 milioni di insegnanti e personale scolastico.
Le scuole di tutto il mondo potranno trovare talenti didattici di qualità in modo rapido ed economico tramite: eteach.com, schoolrecruiter.com e FEjobs.com. Consulenti specializzati nel reclutamento sono a disposizione per fornire insegnanti temporanei o permanenti alle scuole. Hanno collaborato con scuole degli Emirati Arabi Uniti, del settore privato, in tutti e sette gli Emirati.
Certo loro sono stati facilitati dall’essere madre lingua inglese, ma chi può negare che se non nell’istruzione basica, in tante attività artistico-artigianali, come nel restauro o nella realizzazione di tessuti sopraffini o di materiali da costruzione innovativi o per la gastronomia e l’enologia, non vi sia uno spazio per gli Italiani per creare una scuola di approfondimento a distanza, un centro di formazione che potrebbe interessare giovani apprendisti o aspiranti artisti di tutto il mondo. Noi dovremmo costruire sul know how del Made in Italy le nostre scuole e la nostra immagine, più che inseguire difese di prodotti del tutto imitabili. La conoscenza e il gusto che viene dall’esperienza invece non è imitabile.
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