Intervista a Maria Piera Padoan (EPI) candidata alle elezioni regionali
Maria Piera Padoan: romana, architetta, svolge la libera professione, ed è esperta in pianificazione e progettazione ambientale
Maria Piera Padoan, romana, architetta, svolge la libera professione, ed è esperta in pianificazione e progettazione ambientale. Da trent’anni coordina e gestisce progetti interdisciplinari di tutela e risanamento ambientale, pianificazione di bacino, di aree parco, studi di impatto ambientale, verifiche tecnico-economiche di progetti infrastrutturali. Ha attivamente operato nell’ambito delle procedure per la programmazione e richiesta di finanziamenti presso la UE attinenti azioni in campo ambientale. Ha fra l’altro lavorato in Bonifica Gruppo IRI-ITALSTAT, al Ministero dell’Ambiente, al WWF Onlus, al “WWF Ricerche e progetti srl”, per l’AdB del Fiume Tevere. E’ sposata con 2 figli. Lo svolgimento della professione ha sensibilizzato la su attenzione nei riguardi delle tematiche urbanistiche e ambientali a difesa e servizio del cittadino.
Maria Piera Padoan, ha mai fatto politica fino ad oggi?
Non ho mai avuto esperienze politiche attive e rientro in quella che con termine forse improprio viene definita come “società civile”. Svolgo da oltre trent’anni la professione di architetto, soprattutto nel campo urbanistico e ambientale e quindi ho avuto modo di maturare esperienza nei rapporti con la pubblica amministrazione, sia dall’esterno come libera professionista sia all’interno come consulente/collaboratore di Società, Enti locali, Ministeri. Comunque come cittadini siamo tutti partecipi, talvolta inconsapevoli, della politica perché essa si occupa di noi e incide sulla nostra vita.
Padoan, quando si è avvicinata alla politica attiva?
Mi sono avvicinata alla politica in punta di piedi partecipando alle riunioni di EPI (Energie per l’Italia) il movimento di Stefano Parisi, nato alla fine del 2016, in casa della mia amica Carla Picciotto coordinatrice dei circoli romani. Un po’ alla volta mi sono convinta della necessità di dover fare qualcosa spinta da una semplice frase della mia amica … “Ci si lamenta sempre … ma non si fa mai niente per cambiare le cose” che mi ha spinto a impegnarmi in quest’avventura.
Cosa l’ha spinta a candidarsi con Energie per l’Italia per Stefano Parisi Presidente?
Mi sono candidata con Stefano Parisi, nella sua lista, nonostante fossi consapevole che il mio cognome potesse fare clamore. Sono infatti fermamente convinta che solo attraverso un profondo e radicale cambiamento delle strutture dell’amministrazione pubblica, il cui operato incide in tutti i campi, si potrà dare una svolta in positivo al cammino nostro e dei nostri figli. Tale cambiamento può avvenire solo se vi sarà un apporto di energie nuove provenienti dal mondo esterno alla politica, attraverso l’impegno di persone competenti e di giovani desiderosi di dare il loro apporto. Ho accolto quindi con convinzione la proposta di candidarmi alla Regione Lazio con Stefano Parisi, nella lista del suo movimento Energie per l’Italia, perché conosco Stefano dai tempi del Liceo, e ne apprezzo capacità e concretezza, Stefano ha già dimostrato, nei diversi ruoli avuti, di essere un ottimo amministratore e di saper aggregare energie e risorse attorno a temi concreti. Potrà essere un ottimo Presidente di Regione.
Come l’ha presa suo fratello, che è il Ministro dell’Economia in carica?
Quando mi è arrivata la proposta ho chiamato Piercarlo, ne abbiamo parlato a lungo, la sera stessa, (abitiamo porta a porta) e alla fine mi ha detto … va dove ti porta il cuore.
Come pensa di essere utile?
Sono una professionista specializzata in pianificazione, progettazione ambientale con una conoscenza della pubblica amministrazione acquisita sia dall’esterno che dall’interno della stessa. Nel campo in cui opero c’è tanto da fare, a partire dalla semplificazione e riduzione di numero di norme. Bisogna poi portare a definitiva approvazione Piani già adottati e poi dimenticati nei cassetti spesso da decenni, che finiscono per costituire solo intralcio alla corretta gestione del territorio, proprio perché adottati ma non definitivamente approvati. Anche la semplificazione delle norme che regolano gli appalti pubblici, nell’assoluto controllo di legalità e trasparenza, è diventata ormai improcrastinabile perché l’affastellarsi di norme non ha fatto altro che intralciare il normale svolgimento delle procedure e creare zone grigie che in taluni casi hanno incentivato fenomeni corruttivi. La Regione ha molte competenze e tanto da fare. Non è più tollerabile iniziare un’attività di programmazione di tutela e sviluppo del territorio o semplicemente edilizia senza avere norme e tempi certi. Nessuna economia può sopravvivere a tale stato di cose e la situazione di grave crisi che attraversa il comparto delle costruzioni, sia del nuovo, ma anche del recupero, riqualificazione e messa in sicurezza dell’esistente ne è la riprova. Penso di poter essere utile mettendo a disposizione le mie esperienze.
Quale sono i punti rilevanti del suo impegno con gli elettori?
Il mio impegno con gli elettori si basa sulla mia esperienza professionale e, se eletta, mi batterò per: semplificare e rendere chiare e certe le norme che regolano la programmazione urbanistica, ambientale e l’attività edilizia. Norme e tempi certi sono indispensabili per qualunque attività sia pubblica che privata. Ridurre l’eccessivo numero di norme e codicilli, chiudere l’iter approvativo dei troppi Piani in sospeso. Investire per il recupero e messa in sicurezza del territorio e per le infrastrutture di cui la Regione ha bisogno. Restituire la centralità al cittadino nei rapporti con la pubblica amministrazione. Riuscire a realizzare queste cose significherebbe dare un notevole contributo alla ripresa economica della nostra Regione e a migliorare la nostra qualità di vita. Con l’aiuto dei tanti laziali consapevoli della necessità di dover cambiare le cose, potremo riuscirci.