Intervista a Roberta Aguzzi una vittima di violenza sulle donne
Il progetto giunto al suo quarto anno continua con un messaggio sempre più forte a dire NO alla violenza sulle donne
Roberta Aguzzi ci racconta, lodevole è l'iniziativa del fotografo romano Michele Simolo che, attraverso i suoi scatti, ha dato voce alle vittime di violenza. Le testimonial di questa importante iniziativa sono attrici e donne del mondo dello spettacolo che hanno prestato il loro volto in maniera gratuita per dare un forte messaggio di solidarietà.
Il servizio fotografico a cura di Michele Simolo, ideatore ed esecutore del progetto, è composto da una mostra fotografica stampata su pannelli di forex in bianco e nero e da un video mostrante immagini post violenza.
Il progetto giunto al suo quarto anno continua con un messaggio sempre più forte a dire NO alla violenza sulle donne. È sconcertante rilevare, quanto siano ancora troppo poche le donne che a seguito di un episodio di violenza, denunciano gli abusi alle autorità competenti.
I motivi di questa reticenza sono stati per un quarto delle donne il senso di vergogna e di imbarazzo, tantissime sarebbero le storie da raccontare oggi raccontiamo la storia di una delle tante protagoniste del progetto. Roberta Aguzzi.
Roberta perché hai accettato di far parte di questo importante progetto?
In un primo momento sono andata ad un evento sull’isola Tiberina, da subito ho capito che dovevo essere nel progetto, anch’io volevo metterci la faccia per dire basta ai maltrattamenti, e dire NO alla violenza del genere. Non bisogna aspettare per denunciare, fatelo non appena ci sono i primi maltrattamenti credetemi quello è solo l’inizio di una lunga e interminabile violenza.
Quindi lei dice che è fondamentale denunciare per prevenire le violenze sulle donne.
Direi più che prevenire occorre fermare subito l’uomo che prima o poi vi potrebbe massacrare, solo denunciandolo lo fermerete.
Quale tipo di aiuto le donne dovrebbero considerare più utile:
Ci vorrebbero forme di protezione più idonee, insomma un aiuto pratico, sentirsi qualcuno vicino, purtroppo subire una violenza significa spesso fare i conti con conseguenze psicologiche di lungo periodo. Perdita di autostima, aumento del senso di insicurezza e vulnerabilità e fenomeni di origine ansiosa sono solo alcuni degli effetti che le persecuzioni e la violenza hanno sulle vittime.
Raccontaci la tua storia?
Io sono una delle tante vittime di violenza subita dal mio ex compagno che nel tempo è diventato sempre più aggressivo e violento finché, sono riuscita ad uscirne grazie alle denunce e soprattutto alle prove portate che lo hanno inchiodato.
Che Messaggio manderesti?
Occorre che le istituzioni facciano interventi più celeri in caso di gravità e soprattutto chi subisce violenza non aspetti che cambi qualcosa aspettare non fate altro che allungare la vostra agonia. Oggi Roberta lavora per cataloghi, moda, teatro, e fotomodella.
Le statistiche dicono che in Italia, secondo fondi Istat, si stima che siano 6 milioni 743 mila le donne, tra i 16 ai 70 anni, vittime di violenza fisica o sessuale. Nel corso della vita 5 milioni di donne hanno subito violenze sessuali (23,7%), 3 milioni 961 mila violenze fisiche (18,8%).
Circa 1 milione di donne ha subito stupri o tentati stupri (4,8%)", ciò significa una donna italiana su tre è purtroppo vittima di violenza. Tutto ciò appare sconcertante; gli innumerevoli fatti di cronaca, riportati dai mass media, testimoniano la gravità di questo problema.
Diventa sempre più necessario ed importante sensibilizzare il pubblico su questa triste tematica, l'iniziativa di Michele Simolo ha avuto diverse tappe importanti ottenendo diversi riconoscimenti per l’impegno nel sociale, lo stesso autore del progetto ritiene importante che questo delicato messaggio sia inserito nelle scuole attraverso corsi formazione a cominciare dal bullismo e un’educazione al rispetto delle donne.
Tante le tappe importanti del progetto Obiettivo No Violence, dal 4 marzo a Roma al Circo Massimo con Urban Mission Trainig allenamento urbano, x raccolta fondi Onlus Divento Grande in favore dei ragazzi AUTISTICI, 8 marzo per la festa della donna D'Arte D'Amore…ad Anzio In uno spazio simbolico nel quale il femminicidio si trasforma in barbarizzazione abituale della nostra società aprirà il convegno la proiezione del video No Violence e la lettura di un brano molto toccante da parte di Roberta Aguzzi.
Il 10 aprile si è tenuto un convegno presso la sala convegni del 1° Municipio di Roma come Obiettivo dire No alla Violence sulle donne si è cominciato in questa sede un percorso importante con il coinvolgimento dei presenti.
Foto By Michele Simolo