Ischia, Terremoto di magnitudo 4.0 con epicentro in mare, morti e feriti

La gente in strada mentre un black out elettrico si è registrato nel centro di Ischia Porto. Almeno 2 le vittime e 10 le persone sepolte sotto le macerie

Una scossa di terremoto di magnitudo 4.0 è stata avvertita nell'isola di Ischia alle ore 20:57 con epicentro in mare, ad una profondità di 10 km, a mille metri circa dal Faro di Punta Imperatore, sulla costa occidentale dell'isola. La gente si è riversata in strada mentre un black out elettrico si è registrato nel centro di Ischia Porto. A Casamicciola, in piazza Maio, secondo alcuni testimoni, una palazzina abitata è crollata. La chiesa del Purgatorio è andata distrutta e numerosi alberghi sono isolati. I Comuni più vicini all'epicentro sono: Forio, Serrara Fontana, Lacco Ameno, Barano d'Ischia e Casamicciola Terme. Stanno operando carabinieri, polizia e vigili del fuoco, oltre alle unità di soccorso medico.

SEGUONO AGGIORNAMENTI

Aggiornamento ore 23:14: Sembra, da fonti accreditate, che ci sia stato un decesso, una donna anziana travolta dalle macerie di una Chiesa pericolante. A crollare, purtroppo, sono state più abitazioni.

Aggiornamento ore 23:23: Il decesso è ufficiale: si tratta di una donna anziana che è stata travolta dalle macerie di una chiesa. Inoltre, ufficialmente, 7 persone sono in questo momento sepolte sotto le macerie.

Aggiornamento ore 23:33: Sempre ufficialmente al momento sarebbero 25 i feriti.

Aggiornamento ore 00:20: Da Casamicciola arriva la notizia di 2 persone decedute.

Aggiornamento ore  01:05, Bilancio:  2 morti, 10 dispersi e 25 feriti, alcuni dei quali gravi.

Casamicciola, comune dell'isola di Ischia, fu rasa al suolo da un devastante terremoto nel 134 anni fa, nel 1883. Anche allora era estate ed era sera: il 21 luglio alle 21.30 la terrà tremò e colpì Casamicciola, Lacco Ameno e Forio. La scossa durò 13 secondi e fu valutata del X grado della Scala Mercalli, calcolata successivamente del 5,8 della Richter. Le vittime furono 2.313, di cui la maggior parte a Casamicciola (1.784), Lacco Ameno (146) e Forio (345); altre vittime a Barano (10) e Serrara Fontana (28). I feriti furono complessivamente 762.

A Casamicciola, che all'epoca contava 4.300 abitanti, la maggior parte delle abitazioni crollò (79,9%), le rimanenti furono danneggiate (19,9%), una sola restò illesa. Tra le vittime del terremoto vi furono anche i genitori e la sorella del filosofo Benedetto Croce, il quale – allora diciassettenne – fu estratto vivo dalle macerie. Per la sua violenza e drammaticità, il terremoto entrò in locuzioni come "Qui succede Casamicciola", per dire che succede un putiferio.

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