Bella novità a Torrevecchia, storico quartiere a nord-ovest della Capitale. Lo scorso 20 ottobre ha avuto il suo battesimo, Isotta – Trattoria Cortese, la nuova creatura dello chef stellato Davide Puleio (Ristorante Pulejo, 1 stella Michelin), questa volta nei soli panni dell’imprenditore.
Amici, parenti, colleghi e tantissimi curiosi hanno festeggiato insieme a tutto lo staff la nuova apertura, successo confermato nei giorni seguenti con l’apertura ufficiale al pubblico.
Isotta nasce dall’unione imprenditoriale tra Davide Puleio (a sinistra) e Matteo D’Anzi, figura noto nel settore per la sua società di arredi e complementi per hotel e ristoranti, nativo proprio di Torrevecchia; non a caso, Isotta vuole essere anche un omaggio alla nonna di D’Anzi, simbolo di casa, calore e famiglia, legame che si riflette nell’intero concept del ristorante. Mentre Davide ha curato la parte della cucina e il menù, Matteo si è occupato del design ispirandosi alle trattorie di una volta ma con un approccio moderno creando un’atmosfera accogliente e familiare ma al tempo stesso contemporanea.
Isotta – Trattoria Cortese è una trattoria pensata e costruita con occhi moderni, senza dimenticare la cortesia di un tempo. Qui la tradizione trova un suo spazio nella modernità e l’eleganza di un tempo si incontra con la linearità contemporanea. Gentilezza e rispetto sono i valori che guidano la filosofia di questo locale moderno ma dal sapore antico.
Passato e presente, tradizione e modernità, un viaggio senza tempo nella cucina romana che Isotta condisce con le buone maniere spesso dimenticate! Dove la cortesia non è soltanto un servizio attento e premuroso ma anche qualità nei piatti, accoglienza, ambiente raffinato. Ogni dettaglio è pensato per far sentire gli avventori come ospiti a casa di amici.
Saverio Pasquali e Roberto Gaspari
La cucina è guidata dallo chef Saverio Pasquali, giovane cuoco e importanti esperienze con grandi nomi della ristorazione come gli chef Luciano Monosillo, Andrea Migliaccio e lo stesso Davide Puleio. La sua cucina è un omaggio alla tradizione romana ma con uno sguardo al presente, piatti in cui vengono esaltati i sapori più veri e genuini con rispetto e passione. Un’esperienza che unisce passato e presente ma in modo autentico e raffinato. In sala invece la direzione è affidata a Roberto Gaspari, romano di nascita ed esperto sommelier con solide esperienze in prestigiosi locali romani come Pipero (1 stella Michelin) e Roscioli.
Noi de Il Quotidiano del Lazio siamo, ovviamente, andati a provare questa nuova trattoria… Isotta – Trattoria Cortese si trova in via Carlo Livi, traversa di via Torrevecchia, in una zona tranquilla e senza troppi problemi di parcheggio. Si accede al locale da una bella e ampia veranda da sfruttare nelle belle giornate.
Entrando notiamo subito l’ampia cucina a vista con un bancone di fronte dove è possibile mangiare a tu per tu con lo chef (Chef’s Table) con un menù dedicato a favore di un’esperienza sicuramente interessante e coinvolgente.
La sala presenta una decina di tavoli di varie dimensioni per una quarantina di posti (gli stessi per la veranda) e un arredamento essenziale dove risalta un bel frigorifero vintage. All’arrivo ci accoglie il direttore di sala Roberto che ci accompagna al tavolo. La brigata di sala è giovanissima ma sempre attenta e disponibile; ci viene subito portata dell’acqua, il pane del Forno Roscioli e il menù per l’ordine. Il menù non è molto vasto, presenta quattro piatti per ogni portata, tutti rigorosamente della tradizione romana, oltre a fuori menù che vengono presentati a seconda delle stagioni e delle disponibilità.
Lo chef ci omaggia subito con una focaccina con lardo, pecorino e miele, dove la grassezza del lardo, la sapidità del pecorino e la dolcezza del miele si sposano a meraviglia dando vita ad un incontro piacevolissimo per il palato, focaccina accompagnata da un buon calice di prosecco. Dopodiché ha voluto farci assaggiare la trippa alla romana, servita in piccole scodelline da minestra poggiate su un piatto piano coperto da un centrino (che sa molto di nonna). Trippa ben cotta tanto da non risultare scivolosa in bocca e dal sapore deciso grazie al pecorino e dal peperoncino creando un risultato interessante anche per chi non è amante del genere, come il sottoscritto.
Fettuccine alle rigaglie di cortile
Tra i primi possiamo trovare i classici come la carbonara o l’arrabbiata ma anche le fettuccine fatte a mano con le rigaglie di cortile e i tortelli di ricotta, burro e alici. Ma noi siamo passati direttamente ai secondi ordinando il galletto al mattone molto morbido e succoso all’interno servito con zucca marinata e purè di patate dal sentore di affumicatura molto gradevole.
Galletto al mattone
Il galletto è stato cotto sulla brace con una piccola griglia e un utensile (simil ferro da stiro) sopra a ricreare l’antica cottura alla brace con il mattone a schiacciarlo. Poi abbiamo mangiato la punta di petto alla fornara (tenerissima) con verdure croccanti e la coda alla vaccinara, anch’essa molto tenera e con la presenza del cacao come tradizione vuole. Tra i contorni puntarelle, carciofo alla romana e cicoria, saltata in padella con aglio e peperoncino.
Abbiamo terminato dolcemente con il classico tiramisù e una crepes suzette vintage (tanto per rimanere in tema), veramente goduriosa, accompagnata da gelato al fiordilatte.
Possiamo dire che Isotta è una vera trattoria romana, i piatti vengono realizzati con ricette che rispecchiano la tradizione ma eseguiti con tecniche moderne e serviti con un look attuale che cattura subito l’occhio. L’atmosfera è calda, cortese, familiare, ben interpretata dal giovanissimo staff. Davide e Matteo hanno sicuramente centrato il loro obiettivo e la loro idea di trattoria.
Per concludere, possiamo già dirvi che Isotta si sta preparando per la Vigilia di Natale, il pranzo di Natale ed ovviamente il cenone di Capodanno.
Foto di Alessandro Barattelli
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