L’istituto Nazionale di Statistica ha riportato che i due anni di pandemia hanno dimostrato che sono emersi numerosi cambiamenti nella vita dei giovani, a partire dalla scuola. Lo studio dell’Istat si focalizza principalmente sui ragazzi più giovani di età, che frequentano per la maggior parte la scuola secondaria.
Numerosi di questi cambiamenti riguardano soprattutto il modo diverso di vivere le amicizie tra i ragazzi italiani e quelli di cittadinanza diversa. Ma non solo in questo sono cambiati i ragazzi. Infatti, sono anche mutati i rapporti relazionali che i suddetti hanno con le rispettive famiglie.
Il portale Skuola.net ci riporta alcune indagini svolte su alcuni studenti che frequentano la scuola secondaria. Il sito, inoltre, nota come dopo il Covid è diminuita la frequenza con la quale i giovani si incontrano tra di loro dopo l’orario scolastico. Al contrario, sono aumentati le interazioni con gli amici tramite vari social network o tramite chat online.
Prima dell’espandersi del virus il 50,5% in più di giovani passava il tempo libero insieme agli amici, vedendosi fuori dalla scuola. A oggi le cose sono diverse, la maggior parte dei ragazzi preferisce utilizzare social network o app per videochiamate per incontrarsi. Infatti, la tecnologia in questi ultimi due anni ha visto un miglioramento tanto che il 69% dei giovani ha iniziato a comunicare dal 2020 maggiormente tramite internet.
A risentirne, secondo le indagini, sono stati principalmente gli alunni con cittadinanza straniera da sempre meno frequentati dagli alunni italiani. Alunni che in questo periodo sono meno sociali di circa il 50% in meno rispetto al 2021. Ciò che è mancato di più ai giovani secondo i dati dell’Istat è la di libertà di uscire, di viaggiare e infine di festeggiare con cene o aperitivi. Anche in questo caso gli studenti stranieri hanno una minore partecipazione alla vita sociale rispetto agli studenti italiani.
A ciò si aggiunge anche il problema della Dad che a tutti gli studenti hanno dato notevoli problemi. Infatti, quasi il 50% degli studenti italiani ha segnalato problematiche di connessione in casa durante il primo lockdown. Infine, l’indagine dell’Istat mostra che il 67% degli alunni preferisce partecipare alle lezioni in classe piuttosto che seguirle da casa. La Dad non è stata molto apprezzata nemmeno dai dirigenti scolastici di queste indagini, secondo i quali i ragazzi sono peggiorati notevolmente nell’apprendimento dall’inizio di questa.
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