Si torna alla normalità. Tornano le iniziative “Porte Aperte” presso l’Italcementi di Colleferro (Roma). L’ultima manifestazione di questo tipo si era svolta nel mese di ottobre del 2019 con grande successo e partecipazione. Non è stata da meno la Porte aperte di sabato 27 maggio presso lo stabilimento di Via Sabotino, rivolto a tutta la comunità locale. Un’ulteriore occasione per visitare l’impianto e conoscere di persona l’impegno a favore del dialogo con il territorio, della sostenibilità, dell’ambiente, della sicurezza sul lavoro, della qualità e dell’innovazione di prodotto.
Il Porte Aperte di Colleferro fa parte della serie di “Porte Aperte” organizzati da Federbeton, la Federazione che racchiude l’intera filiera dei materiali da costruzione, di cui Italcementi fa parte e di cui l’Amministratore Delegato della società, Roberto Callieri, è Presidente.
“Con il Porte Aperte di oggi abbiamo voluto dare un positivo messaggio di presenza sul territorio dopo il periodo della pandemia, durante la quale non abbiamo potuto organizzare eventi così grandi per la comunità locale – ha dichiarato Agostino Rizzo, Direttore Tecnico Italcementi –. Nel nostro impianto hanno lavorato generazioni di famiglie e con il nostro cemento sono state realizzate opere e infrastrutture importanti per Roma e per il Centro Italia e per questo motivo abbiamo effettuato e continueremo ad attuare importanti investimenti a favore dell’ambiente della qualità dei nostri prodotti e soprattutto della sicurezza dei nostri lavoratori e delle imprese che lavorano per Italcementi, ha spiegato Agostino Rizzo, Direttore Tecnico di Italcementi.
“La giornata di oggi vuole essere un’ulteriore testimonianza della nostra volontà di mantenere un confronto aperto, costante e costruttivo con la comunità locale – ha affermato Mauro Ranalli direttore della cementeria – Un ringraziamento particolare va alle associazioni del territorio che, con la loro presenza e partecipazione, hanno voluto testimoniare il costante dialogo con la società e la collaborazione con essa”.
E proprio dal territorio provengono le associazioni che hanno fatto da contorno alla manifestazione. Il Rugby Colleferro e il Colleferro Calcio hanno garantito l’approvvigionamento di specialità locali e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ha sensibilizzato i visitatori sull’importanza della raccolta del sangue e l’Associazione I Figli dell’aria di Colleferro ha mostrato i suoi rapaci.
Nel corso della mattina un migliaio di persone – tra autorità locali, dipendenti ed ex dipendenti con i loro familiari, clienti e fornitori di Italcementi,– hanno visitato la cementeria con numerose richieste di informazioni e curiosità sull’attività dell’impianto e sulle soluzioni innovative per l’edilizia e l’architettura, in un clima di festa e dialogo.
Nei primi mesi del 2023 la cementeria ha raggiunto importanti risultati a riconoscimento del costante impegno a favore della sicurezza e dell’ambiente da parte di tutti i lavoratori. Nel marzo 2023 la cementeria ha raggiunto, infatti, i due anni senza infortuni.
Il progetto “zero infortuni”, lanciato in Azienda oltre venti anni fa ha l’obiettivo di creare una vera e propria cultura della sicurezza, sia in ambito lavorativo che nella vita privata. Il raggiungimento dei due anni testimonia la concreta responsabilità su questo tema dei lavoratori e delle ditte esterne che lavorano quotidianamente in impianto.
A maggio, inoltre, la cementeria ha ottenuto l’attestazione internazionale CSC (Concrete Sustainability Council) con rating Bronze, che certifica l’intera filiera sostenibile di produzione del cemento. La certificazione CSC attesta che il processo di approvvigionamento responsabile su tutta la filiera di produzione rispetta i principi base della Sostenibilità e nell’ambito di cinque categorie di crediti: pre-requisiti, gestione, sostenibilità ambientale, sostenibilità sociale e sostenibilità economica. L’obiettivo è quello di validare l’intera filiera di processo: dal trasporto al riciclo delle materie prime. Il tutto nel segno della massima trasparenza per garantire prodotti performanti e filiere sicure, responsabili e sostenibili.
L’impianto di Colleferro si va così ad aggiungere alle altre cementerie Italcementi di Calusco d’Adda (BG), Rezzato-Mazzano (BS) e Matera che hanno ottenuto questa certificazione negli anni scorsi.
Dal 2017 ad oggi la cementeria ha investito oltre 2 milioni di euro per interventi ambientali sui filtri, per il sistema di monitoraggio dei dati ambientali con una tecnologia innovativa e il rinnovamento di alcune parti della cementeria.
Il cemento prodotto nella cementeria Italcementi di Colleferro ha servito numerose opere come ad esempio la tratta Roma- Napoli delle ferrovie ad Alta Velocità; il prolungamento dell’Ante Murale e la darsena dei traghetti del Porto di Civitavecchia con un cemento che resiste in acqua oltre 100 anni; il raddoppio ferroviario tra Lunghezza e Guidonia; il Quadrilatero tra Umbria e Marche, il Parco dei Frutti a Guidonia con un cemento che rispetta il ciclo naturale dell’acqua, alcuni tratti del Grande Raccordo Anulare; il Porto Turistico di Ostia, il complesso Warner Bros e il Museo MAXXI a Roma; la chiesa del Pantano a Segni, l’Ospedale dei Castelli Romani e la Chiesa S. Maria delle Mercede di Alatri, il parcheggio del teatro a Montalto di Castro.
Sorta nel 1919, la cementeria di Colleferro fu la prima in Italia a essere destinata a produrre leganti idraulici pozzolanici, valorizzando i giacimenti di pozzolana della zona. Il rapido sviluppo dell’attività dello stabilimento portò alla costituzione nel 1921 della “Società italiana per la produzione di calce e cementi di Segni”, acquistata nel 1972 da Italcementi, che avviò subito un piano di progressivo ammodernamento e potenziamento dell’impianto.
Importanti interventi sono stati realizzati anche negli anni Novanta: la realizzazione di un nuovo capannone insaccamento e spedizione sacchi con due pallettizzatori per rendere più efficiente la consegna dei prodotti alla clientela, la sostituzione con filtri a maniche degli elettrofiltri cotti e dei filtri dei raffreddi forni per contenere le emissioni e la costruzione di un nuovo silo di cemento da 10.000 tonnellate. Nel 1995 la cementeria ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9002.
A partire dagli anni 2000, altri rilevanti interventi di ammodernamento hanno riguardato il sito produttivo, tra cui: l’ammodernamento dei filtri e dei forni, l’installazione di un impianto per la riduzione degli ossidi di azoto alle emissioni dei forni, l’installazione del Sistema di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni delle linee di cottura. Nel 2005 l’impianto ha ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001 e nel 2010 l’Autorizzazione Integrata Ambientale riesaminata nel corso del 2017. Oggi la cementeria di Colleferro rappresenta uno dei cardini produttivi dell’Italia centrale nel dispositivo industriale di Italcementi.
Gabriella Collacchi
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