Più che raddoppiati negli ultimi dieci anni, salgono a 2 milioni i cinghiali in Italia. E’ quanto stima la Coldiretti in occasione del blitz odierno davanti a Montecitorio a Roma di migliaia di agricoltori, allevatori, cittadini, esponenti istituzionali contro l’invasione dei cinghiali e degli animali selvatici. Proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità del problema gli agricoltori della Coldiretti hanno provocatoriamente portato in piazza Montecitorio un pentolone gigante di polenta e di spezzatino di cinghiale, oltre a cartelli con le foto degli incidenti provocati sulle strade (19 nei primi 10 mesi del 2019) e dei danni nelle campagne.
C’è chi si è trovato un centinaio di cinghiali a pochi metri dalla porta di casa; c’è chi raccoglieva il mais di sera col trattore seguito passo passo dal branco che mangiava le pannocchie rimaste, senza essere neppure disturbato dal rumore; c’è chi ha visto i cinghiali arrampicarsi sulle vigne per mangiare l’uva. Una situazione che costringe ormai le aziende a lasciare i terreni incolti, stravolgendo l’assetto produttivo delle zone. Chi si è visto distruggere più volte il campo di mais o di girasoli sceglie alla fine di non seminare più. Il rischio è che venga meno la presenza degli agricoltori, soprattutto nelle zone interne, e con essa quella costante opera di manutenzione che garantisce la tutela dal dissesto idrogeologico.
Una minaccia che per la prima volta, oggi 7 novembre, dalle prime ore del mattino, a Roma, in piazza Montecitorio, ha scatenato la più grande protesta mai realizzata prima nella capitale con un blitz di migliaia di agricoltori, allevatori, pastori da tutte le regioni oltre ai cittadini a partire dagli oltre 400 sindaci e amministratori comunali con i gonfaloni e agli amministratori delle varie regioni. Obiettivo difendere il territorio, le case e il lavoro. Con il presidente Coldiretti, Ettore Prandini, sono stati presenti rappresentanti delle istituzioni e della politica a livello nazionale, deputati e senatori, per denunciare, anche con eclatanti azioni dimostrative, una emergenza nazionale che sta provocando l’abbandono delle aree interne, problemi sociali, economici e ambientali con inevitabili riflessi sul paesaggio e sulle produzioni con le incursioni dei cinghiali che sono arrivati anche all’interno delle città minacciando la sicurezza delle persone. Per l’occasione sarà presentato il primo Dossier Coldiretti/Ixè su “Gli italiani assediati dai cinghiali”.
Allevatori, contadini, pastori. L’allarme cinghiali ha unito il mondo produttivo. Agricoltori e allevatori di Artena, insieme a centinaia di colleghi da ogni angolo dello Stivale, sono stati a Roma, in piazza Montecitorio, per una protesta collettiva. Il consigliere regionale Carlo Paniccia e l’assessore del Comune di Artena Domenico Pecorari hanno guidato la delegazione, per far sentire la voce di chi, in questi anni, è stato colpito dalle incursioni dei selvatici che scorrazzano incontrastati sul territorio. Un allarme che Coldiretti chiede sia preso sul serio, sia perché minaccia l’attività dei produttori sia perchè – di casi ce ne sono stati (vedi via Casilina tra Colleferro e Valmontone) – la presenza sempre più diffusa dei cinghiali in zone del centro abitato rappresenta un rischio anche per l’incolumità degli stessi cittadini.
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