Jazz & Wine in Montalcino, Rodolfo Maralli ci racconta un Festival di successo
Appena conclusa l’edizione 2019 di Jazz & Wine in Montalcino con una parata di stelle impareggiabile
Appena conclusa l’edizione 2019 di Jazz & Wine in Montalcino con una parata di stelle impareggiabile che hanno condiviso due palcoscenici di grande attrattiva: Castello Banfi e la Fortezza di Montalcino. Dall 2 al 14 luglio si sono alternati artisti come Dee Dee Bridgewater, Kurt Rosenwinkel, Roberto Gatto, Stefano di Battista e Flavio Boltro.
Rodolfo Maralli, presidente della Fondazione Banfi e organizzatore della rassegna Jazz & Wine in Montalcino, ci racconta la storia del Festival.
(Rodolfo Maralli con Dee Dee Bridgewater alla Fortezza di Montalcino)
"E’ un festival che ha 22 anni, quindi è uno dei più longevi del panorama italiano e internazionale e anche uno dei più imitati ed è stato il primo che ha unito insieme due delle passioni terrene più intime, più intense, la musica di qualità, la musica jazz e il vino di qualità, il vino di Montalcino in questo caso. 22 ani fa pensammo che ogni musica ha la sua bevanda, per il rock la birra ci sta benissimo ma nel jazz il vino probabilmente ha gli stessi tempi meditativi, la stessa cultura, lo stesso slow motion e quindi abbiamo pensato che il vino funzionasse come partner del jazz. Abbiamo coniato il termine “Jazz & Wine”, che sembrava banale ma che 22 anni fa non esisteva e sono passate 22 stagioni".
"Effettivamente la mia è un’esperienza singolare, a novembre sono 25 anni. Eppure sono arrivato alla Banfi quasi per sbaglio, sulla strada da Firenze a Roma mi sono trovato a Montalcino. Pensavo di rimanerci 2 anni ma ho avuto la fortuna di assistere alla più grande trasformazione avvenuta in Italia negli ultimi 50 anni, che è stata la trasformazione del valore del vino come business ed è stato come se avessi cambiato 10 aziende rimanendo sempre nella stessa. E’ stato il motivo per cui ho mantenuto questa fedeltà. Non ultimo il fatto che la mia è un’azienda fantastica, io invito tutti a fare almeno una piccola esperienza alla Banfi. Non è un caso che tra le tante cose che facciamo c’è un Festival Jazz, abbiamo la Fondazione culturale, facciamo tanta ricerca e tanta educazione, nel vino e nella cultura in generale".
Un calendario di concerti sempre ricco, con tante sonorità come solo il Jazz sa fare e una certezza, ogni edizione è migliore di quella precedente.