Julian Assange ha ottenuto il permesso di sposare la compagna Stella Moris
Il permesso non era stato ancora concesso a Julian Assange: la coppia voleva far causa al direttore del carcere e al ministro della Giustizia
Dopo svariati impedimenti e difficoltà, Julian Assange, il 49enne fondatore di Wikileaks, ha finalmente ottenuto il permesso di sposare la compagna, l’avvocata Stella Moris. Il matrimonio avrà luogo nel carcere del Regno Unito, dove Assange è detenuto dal 2019, dopo che gli USA hanno intrapreso un’azione legale per ottenerne l’estradizione. A renderlo noto la testata giornalistica “Guardian”.
Via libera al matrimonio
La coppia che si è incontrata mentre il fondatore di WikiLeaks viveva nell’ambasciata ecuadoriana, ha due figli di quattro e due anni. E, dopo vari tentativi, che si sono rivelati vani, volti ad ottenere il via libera per il matrimonio, il direttore del carcere di Belmarsh ha rilasciato a Julian Assange il permesso. La data del matrimonio non è ancora stata fissata. Ma un portavoce della prigione ha dichiarato che è stato seguito l’iter abituale, “come per qualsiasi altra persona”.
Le dichiarazioni di Stella Moris
“Mi sento sollevata dal fatto che la ragione abbia prevalso e spero che non ci saranno ulteriori interferenze con il nostro matrimonio”, ha riferito Stella Moris. L’avvocata ha poi affermato che il direttore della prigione dove è detenuto Julian Assange e il ministro della Giustizia, Dominic Raab, stavano attivamente impedendo alla coppia di sposarsi. Dunque la Moris si preparava a intraprendere un’azione legale contro di loro, accusandoli di voler ostacolare il matrimonio.
Julian Assange e l’estradizione negata
Lo scorso gennaio un giudice ha negato l’estradizione di Assange negli USA. Il 49enne fondatore di Wikileaks soffre di disturbi mentali e se incarcerato negli Usa sarebbe a “rischio suicidio”. Contro questa decisione Washington ha presentato un ricorso di cui si attende ancora l’esito.