Juventus, Cobolli Gigli: “Temo per il campionato. Nedved? Non era adatto”

Il parere dell’ex Presidente sul caso Juventus: “Ferrero è un professionista che stimo molto. Gli auguro di circondarsi di persone fedeli”

Giovanni Cobolli Gigli

Giovanni Cobolli Gigli

Termina l’era Andrea Agnelli, dopo una presidenza, alla guida della Juventus, lunga 12 anni.  9 Scudetti, 5 Coppe Italia, 2 finali di Champions League. In mezzo, l’acquisto di Cristiano Ronaldo, le guide tecniche di Antonio Conte, del primo e del secondo Massimiliano Allegri, intervallate da quella di Maurizio Sarri.

Sarà dunque Gianluca Ferrero, commercialista, revisore, sindaco e amministratore di varie società, il nuovo Presidente della società bianconera. Ferrero, è stato indicato da Exor, holding della famiglia Agnelli, quale nome adatto per il nuovo corso.  Fonti vicine a Exor parlano di una solida esperienza, con competenze tecniche necessarie miste a una genuina passione per il club bianconero.  

Exor comunicherà la lista completa dei candidati per il rinnovo del cda 25 giorni prima dell’assemblea del 18 gennaio.

Il nuovo Presidente della Juventus, Gianluca Ferrero

Ma che effetto ha avuto tutto questo sulla tifoseria? Le ultime vicende possono in qualche modo interferire con anche i risultati sportivi? Lo abbiamo chiesto a Giovanni Cobolli Gigli, Presidente della Juventus dal 2006 al 2009.

Presidente, che sensazioni ha dopo le ultime notizie?

“Relativamente alla causa ho poco da dire. La magistratura sta lavorando, gli avvocati della Juventus altrettanto. Io dico vinca il migliore. Sperando vinca la Juventus, naturalmente”.

Una vicenda del genere può comportare qualche effetto negativo sui risultati sportivi?

“E’ la mia più grande preoccupazione. Parliamo di una squadra che aveva vacillato nelle prime giornate di campionato, facendo una cattiva figura in Champions League, riprendendosi però nelle ultime sfide di Serie A, dimostrando miglioramenti. Non soltanto come risultati, ma come gioco. Temo possa essere disturbata da queste notizie. Non tanto il responsabile dell’area tecnica, Massimiliano Allegri, che ritengo un allenatore scafato e abituato a vedere qualunque cosa, quanto i giocatori. Resteranno? Saranno ceduti? E’ una serie di domande che è lecito entrino nella testa dei tifosi, ma anche di giocatori. E non fanno bene“.


Che Juve si aspetta, al di là di questa vicenda, dopo la sosta?

“La Juventus tornando dalla pausa, dovrebbe recuperare Pogba, mi auguro. Dovrebbe trovare un Chiesa più consolidato, sperando di non perdere qualche rientrante dal mondiale. Dunque dovrebbe essere in grado di continuare sul livello delle ultime partite. Da tifoso, prima di questa situazione, ero convinto potesse esserci una ripresa, sperando anche in qualche passo falso di altre concorrenti. Ritornando così in corsa per lo scudetto. Ora però non saprei…”


Un suo parere sul nuovo Presidente, Gianluca Ferrero…

“Sono molto contento abbia preso la Presidenza della Juventus. E’ un professionista che stimo molto e gli auguro di fare un lavoro circondato da persone fedeli. E’ fondamentale“.

Secondo lei figure come Alessandro Del Piero, quanto sono ipotizzabili concretamente e quanto potrebbero far comodo alla Juventus?

“Nella Juventus ci sono tanti giocatori che hanno smesso da poco e hanno fatto una lunga carriera nella Juventus, con una grandissima esperienza nazionale e internazionale. Tanti, non solo Del Piero. Potrebbero dare uno spirito di juventinità che è mancato nell’area dirigenziale”.

Alessandro Del Piero

Un po’ come Nedved..

Nedved cercava di fare bene il suo mestiere, ma non è adatto per fare il Presidente. E’ un campione, pallone d’oro, grandissimo giocatore. Ma non aveva le qualità del Vicepresidente. Se ci fossero dei giocatori di questo tipo e ci sono, sarebbe un’ottima cosa per Ferrero. Gli consiglierei di prendere costoro. Sarebbero dei colpi molto forti“.

“Ma la decisione va presa subito. L’ideale sarebbe che questa persona alla ripresa del campionato fosse già presente per affiancare e supportare il Presidente. Nedved è una persona di grande livello, ma non esattamente un comunicatore“.