Siamo sicuri che la Juventus sia ancora la squadra più forte d’Italia? Non c’è che dire: dal 2011 al 2019, la compagine bianconera ha avuto raramente problemi all’interno dei confini nazionali, sfiorando talvolta la gloria anche in Europa. Sono state soprattutto la Roma e il Napoli a ricoprire il ruolo di spina nel fianco nell’ultimo decennio, ma nessuno è mai riuscito a fare lo sgambetto alla “Vecchia Signora”, che è arrivata a vincere ben 9 scudetti di fila. Conquistare anche il decimo sarebbe indubbiamente motivo di grande vanto per la società degli Agnelli, che si è rifatta la bocca dopo le delusioni di Calciopoli e la retrocessione in Serie B. La stagione attuale, però, sta palesando molte lacune sviluppate di recente. Che il ciclo sia dunque finito?
Galeotta fu la prima annata di Antonio Conte, che nel 2011 prese in mano una Juve reduce da due settimi posti. Qualche tempo dopo Buffon avrebbe dichiarato che all’epoca la squadra faceva sorridere, per non dire di peggio. Il tecnico, tra i più amati ex calciatori juventini, riuscì a mettere in piedi una squadra in grado non solo di tornare subito al successo, ma capace addirittura di non subire nessuna sconfitta, incassando appena 19 goal. Nel 2014, inoltre, il mister firmò il record dei 102 punti in campionato, ancora oggi imbattuto. La chiamata della Federazione per il ruolo di ct della Nazionale fu d’obbligo e anche in azzurro Conte fece molto bene.
Le prime perplessità in casa bianconera sorsero quindi proprio con l’addio del mister. Allegri fu subito contestato al suo arrivo a Torino, ma i risultati conquistati sul campo fecero ricredere tutti sulle qualità dell’allenatore. La Juventus rivinse lo scudetto, dimostrando che il ciclo potesse proseguire anche dopo l’addio di Conte. Inoltre, arrivò finalmente la vittoria in Coppa Italia, mai riuscita nei 3 anni precedenti. Come se non bastasse, la “Vecchia Signora” si presentò in finale di Champions League contro il Barcellona. Allegri era diventato il nuovo idolo dei tifosi.
Purtroppo per i bianconeri, però, anche la finale del 2017 contro il Real Madrid fu sfortunata. Da lì in avanti, i bianconeri avrebbero lasciato spesso a desiderare in Europa. Contemporaneamente, prendeva piede il calcio spumeggiante di Maurizio Sarri, balzato agli onori delle cronache per il gioco entusiasmante visto col Napoli, per quanto infruttifero. La Juve voleva dare una ventata d’aria fresca alla panchina e la conquista dell’Europa League con il Chelsea segnò la conferma della scelta dell’ex Empoli come nuovo allenatore bianconero. Con il senno di poi, oggi possiamo affermare tutti che non si è trattata di un’operazione felicissima, in quanto Sarri si sarebbe messo contro buona parte dello spogliatoio, ma alla fine lo scudetto è arrivato comunque. L’ennesimo insuccesso in Champions, però, ha portato nuovamente al cambio di panchina.
Pirlo era stato eletto da pochi giorni come allenatore dell’Under 23 prima di essere scelto come il nuovo allenatore di Cristiano Ronaldo & co. Già, Ronaldo: l’emblema degli investimenti senza freni che la società ha finanziato senza sosta pur di trovare un posto al Sole in Europa, come quelli su Higuain e De Ligt. La graduatoria italiana ed europea delle squadre di calcio più costose comprende anche la Juventus e probabilmente sarà così anche in futuro, tuttavia manca ancora la lira per fare il milione. Cosa succederà alla Juventus l’anno prossimo?
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