L’intervista: Elena Sofia Ricci, cioè simpatia, bellezza, bravura
La incontriamo dopo l’impegno teatrale “I Blues”, di Tennessee Williams alla Sala Umberto di Roma con la regia di Armando Pugliese
Incontriamo Elena Sofia dopo l'impegno teatrale "I Blues", di Tennessee Williams alla Sala Umberto di Roma con la regia di Armando Pugliese. Con Elena ci conosciamo da molti anni e quindi le do' del tu. Come va e come e' andata questa tua ultima fatica ?
E' andata bene nonostante gli imprevisti.
Quali imprevisti?
Dopo tre giorni dal debutto ha avuto un serio problema di salute l'attore e amico Mimmo Mignemi che era una pedina molto importante dello spettacolo. Comunque siamo andati avanti sostituendolo la prima sera addirittura con il regista che leggeva la parte con il copione in mano e successivamente con un altro attore.
Elena Sofia va bene, ma se non ricordo male Ricci e'una pseudonimo. E' vero?
Si il mio vero cognome e' Barucchieri.
Dove sei nata e come hai iniziato?
Sono nata a Firenze e molto giovane ho debuttato con il film "Impiegati" di Pupi Avati, vincendo addirittura il Globo d'oro come migliore attrice rivelazione.
Devi piu' al cinema o alla televisione?
Sinceramente la tv mi ha dato una grande popolarita' basti pensare ad Orgoglio nel 2004 e soprattutto ai Cesaroni nel 2006 dove interpretavo la moglie di Claudio Amendola.
Ma anche nel cinema, come dicevi prima hai avuto molte soddisfazioni…
Con Io e mia sorella, mi risponde sorridendo Elena Sofia, nel 1987 ho ricevuto molti riconoscimenti come il Davide di Donatello ed il Ciak d'oro come migliore attrice non protagonista.
Ma anche come attrice protagonista se non ricordo male, le cose non sono andate male, vero ?
Il 1990 e'stata per me un anno molto buono. Prima con In nome del popolo Sovrano di Luigi Magni e poi con Ne parliamo lunedi' per la regia di Luciano Odorisio ho vinto ancora il Ciak d'oro ed il David come migliore attrice protagonista.
Poi con i premi basta?
No, dice con modestia con il film di Ozpetex Mine Vaganti ho vinto il Nastro d' Argento.
Senti Elena c'e' una fiction, un film o una commedia che ricordi con particolare piacere?
Senza dubbio la fiction su Giovanni Falcone nella quale interpretavo la moglie del rimpianto magistrato Francesca Morvillo.
Non tutti sanno, Elena, che sei molto impegnata, come testimonial, in alcune campagne sociali.
Mi sono molto data per la promozione della diagnosi precoce del tumore alla mammella. E poi per Save The Children, per il Congo, per la lotta contro il razzismo e per l'Ail contro il fumo.
Giravano alcune voci che volevi farti suora. E vero?
Dai non scherzare. Ti stai riferendo alla fiction Che Dio ti aiuti nel 2011, poi replicata nel 2013 e, visto il grande successo nel 2014.
Senti, parliamo brevemente , anche se non ami farlo, della tua vita privata.
Si e' vero non mi piace parlare delle mie cose private. Ti dico soltanto che ho due bellissime figlie, Emma e Maria nate una dalla mia relazione con Pino Quartullo e l' altra dal matrimonio con il compositore Stefano Mainetti.
Cara Elena abbiamo terminato ma non abbiamo certamente detto quando ci rivediamo ?
Ma senza alcun dubbio al cinema o in teatro o alla tv
E mi saluta con bacio sulla guancia. Grazie Elena Sofia. La bellezza e la simpatia al servizio della bravura. Parola di Filippo Crescimanno