L’odierno lessico della politica: scadente e becero
I nuovi schieramenti e le inedite alleanze stanno producendo termini che poco si confanno alla sacralità delle Istituzioni: poltronaro, inciucio, imbroglio, golpe, Papeete. Per dirne solo alcuni
I padri costittuenti non sarebbero stati contenti. Anzi sarebbero inorriditi. Ogno popolo ha il governo che si merita e anche i termini. Il livello della politica italiana può essere misurato anche con le espressioni che maggiormente vengono usate dai leader. Dal vaffa di Grillo è iniziato il tracollo della lingua italiana nelle aule parlamentari.
La legittimità costituzionale dei governi è garantita anche dal Presidente della Repubblica, purtroppo però nessuno è in grado di controllare il modo in cui i politici italiani si esprimono in questi utimi tempi. Dall'inciucio, al golpe, dal poltronaro al Papeete ( ma sicuramente ne dimentichiamo tante altre). Tutte parole che esprimono una pochezza culturale e un'involuzione della politica.
Le ideologie hanno fatto il loro corso, certo, e allora avanti con i colori e con alleanze policromatiche al posto della tradizionale destra o sinistra.I governi non sono più riconosciuti in base allo schieramento o al nunero di partiti che formano l'esecutivo, ma alla tavolozza. Per cui parliamo di un consiglio dei ministri gialloverde o giallorosso. Come allo stadio.