L’Onu esorta a contrastare il bracconaggio, crimine di natura
E’ stata approvata all’unanimità la risoluzione ONU contro i crimini di Natura che vuole contrastare il bracconaggio
Promossa da Gabon e Germania, sostenuta da più di 70 nazioni, Italia compresa, è stata approvata all’unanimità la risoluzione ONU contro i crimini di Natura che vuole porre fine ai fenomeni di bracconaggio e commercio illegale della fauna. L’episodio del leone Cecil, ucciso in Zimbawe, aveva nuovamente amplificato l’emergenza seguita ai fatti di criminalità legati al traffico e bracconaggio della fauna selvatica che sono in atto in molti Paesi e che stanno portando alcune specie, come il rinoceronte, alla definitiva e tragica estinzione.
Anche per questo la risoluzione delle Nazioni Unite è importante, seppure tardiva, e certamente rappresenta un’autorevole strumento in più per contrastare questi tragici fenomeni di illegalità che stanno decimando la fauna africana e non solo.
Leoni, elefanti, rinoceronti e tutta una serie di animali esotici, infatti, sono preda di continue uccisioni anche e soprattutto al di fuori dei terrori dei parchi nazionali dove si cerca di proteggerli con guardie armate. La continua ricerca di trofei da esibire, così come certa “farmacia” tradizionale orientale hanno causato la scomparsa di specie animali in molte aree protette che vanno dal continente africano a quello asiatico. La nuova risoluzione ONU porterà nuova linfa a disposizione delle amministrazioni dei Paesi internazionali interessati da questi fenomeni ed incentivi per la protezione delle specie a rischio.
Dal 2016, infine, il segretario generale dell’ONU avrà il compito di relazionare l’assemblea sui crimini rivolti alla fauna selvatica e farà il punto sull’attuazione della risoluzione stessa nei vari Paesi.