Il mondo multimediale è in continua evoluzione. Al giorno d’oggi comprende un universo talmente grande e variegato che una sola parola difficilmente riesce a comprendere tutto. C’è il design, la comunicazione, la messaggistica, l’ ecommerce… Non parliamo poi dei social media che sono ormai diventati un mondo a sé; Instragram in particolare sta prendendo velocemente il sopravvento grazie anche alla combinazione con Facebook.
Un sito web è un insieme di pagine web ospitate da un singolo dominio. È accessibile a tutti tramite il suo indirizzo web o URL ed è proprio quest’ultimo che organizza le pagine web del sito internet in modo gerarchico per una migliore navigazione dell’utente. I contenuti all’interno del sito sono accessibili a tutti e per tutti uguali. Questo cambia notevolmente quando invece ci approcciamo ad un portale. Innanzitutto dobbiamo loggarci. Sì, perché un portale web (o portale internet) è uno spazio web dedicato a “pochi”, o meglio a un pubblico estremamente particolareggiato. Il portale racchiude in sè una grande quantità di informazioni e contenuti pensati per interessare utenti ben precisi, e questi contenuti cambieranno sensibilmente e in modo costante, targettizzando il proprio audience, per mantenere una funzione di estrema utilità per i propri membri. Basti pensare ai portali statali e ai portali governativi che raccolgono servizi per i dipendenti in una sezione specifica a cui si accede solo dopo aver immesso le proprie credenziali. Se invece vogliamo esempi più legati alla nostra vita di tutti i giorni, si possono tirare in ballo molti siti di ecommerce. Esatto, proprio quelli su cui si riversa la nostra frenesia di spesa in momenti particolarmente emotivi, che ci richiedono le nostre informazioni personali per accedere e per completare l’acquisto.
Il 5 marzo del 2015 l’Università Agraria di Valmontone con un’adeguata deputazione ha approvato l’allestimento di un portale web per la visualizzazione dell’assegnazione dei terreni: dati dell’intestatario, data di nascita, luogo di nascita, residenza, superficie oggetto dell’assegnazione, foglio catastale e particelle interessate e canone annui dei tributi da versare. Come specificato nel precedente paragrafo, tutte queste informazioni, naturalmente, sarebbero dedicate a “pochi”, cioè a coloro che sono in possesso delle credenziali. Un portale web che è costato all’Ente agrario 1.500,00 € all’anno, quindi fino ad oggi 4.500,00 €, per la “quotazione annuale per piattaforma base di gestione terreni”. Inoltre, ci sarebbero da pagare, qualora apportate, le “quotazioni per singolo inserimento o modifica di area”, del valore di 10,00 €. Usiamo il condizionale perché di questo portale web dell’Università Agraria di Valmontone non c’è traccia, o meglio, sembrerebbe non essere mai stato allestito.
L’Università Agraria di Valmontone ha un sito internet dedicato, il quale non viene aggiornato da molto tempo. Non ci sono deputazioni pubblicate, manca la comunicazione delle sedute di Consiglio, ma, soprattutto, nella sezione “organizzazione”, “Il Consiglio”, sono presenti i nomi dei Consiglieri che “si sono dimessi”: Massimo Chialastri, Domenico Coculo, Mauro Calvano, Sandro Pizzuti e Giovanni Valentino. Dunque, il sito internet andrebbe aggiornato e arricchito dal portale web, con le informazioni sopraelencate. Insomma, il portale web dell’Università Agraria di Valmontone sembrerebbe essere come tutto il mondo cybernetico: un universo immenso, sconfinato e ricco di misteri, i cui segreti, forse, non ci saranno mai totalmente comprensibili.
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