Continuiamo il discorso sulle carni. Il manzo ha caratteristiche diverse dal pollo, decisamente più adatte allo sport:
E’ quindi una carne perfetta. Il difetto principale però è che, se usato in eccesso, può sovraccaricare i reni e dare qualche difficoltà a eliminare i liquidi in eccesso, ma se nel pasto lo associamo ad alimenti diuretici il problema non si crea più.
Un esempio?
Riso (non ha glutine quindi non rallenta la diuresi) al pomodoro, bistecca di manzo, finocchio crudo condito normalmente (ha proprietà diuretiche), 2 clementine (anche loro diuretiche).
Se invece associamo la stessa bistecca di manzo con degli spinaci e un’arancia (che non hanno un’azione diuretica) ecco che l’eliminazione dei liquidi diventa meno efficiente. Nessuno di questi alimenti è sbagliato di per sé, sia chiaro, ma se associato male può impedirci di raggiungere il risultato.
E il maiale? E’ un po’ un tabù nello sport, si sa. Se lo proponi a un atleta ti guarda strano. L’idea è che sia una carne grassa e comunque non adatta allo sport.
Sbagliato.
Intanto le percentuali di grasso sono assolutamente simili, poi dipende da tanti di quei fattori come taglio, caratteristiche dell’animale e via dicendo, che è un paragone difficile da fare con precisione.
Inoltre i grassi non danneggiano l’atleta, se usati bene, cerchiamo di eliminare vecchie convinzioni che non hanno un fondamento scientifico reale.
I grassi sono energia allo stato puro, indispensabili soprattutto negli sport di durata in cui rappresentano di gran lunga la fonte di energia principale. Esiste una differenza importante fra i grassi saturi e quelli insaturi (ne parleremo in un articolo dedicato) ma anche quelli saturi hanno la loro utilità. Se non li assumiamo troppo spesso siamo a posto.
La carne di maiale non mette in difficoltà i reni e ha una capacità di stabilizzare la glicemia superiore a qualunque altra, infatti una volta, prima che fosse sintetizzata, l’insulina si estraeva dal pancreas dei bovini e, soprattutto, dei suini.
Quindi porte aperte al maiale, specialmente se lo associamo con contorni che aiutano l’attività epatica come i carciofi, le rape rosse o i fagiolini e con un frutto con alto contenuto di vitamina C come gli agrumi o i kiwi.
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