“La Ciociaria e il Pontino con la Campania: che assurdità”
Il consigliere regionale Fardelli scrive a Renzi, contestando la proposta di legge di Morassut
La proposta di legge di revisione costituzionale sul riordino delle regioni, presentata dal deputato del PD, Roberto Morassut, e dal senatore Raffaele Ranucci, ha fatto discutere sin dal primo momento in cui è stata presentata e non poteva essere altrimenti. Anche il Lazio è nettamente coinvolto e, se da un lato potrebbero essere evidenziati gli aspetti della semplificazione (sulla carta, su come verrebbe attuata è tutto un altro discorso), dall’altro non si può fare a meno di notare come in parecchi casi si tende a ignorare il fattore identitario e culturale.
Prendiamo il caso della nostra regione, che…smetterebbe di esistere. Nelle intenzioni di Morassut e Ranucci, infatti, al posto del Lazio sorgerebbero tre distinte macroregioni: la Regione di Roma Capitale, la Regione Appenninica che ingloberebbe l’Umbria la Toscana e la Tuscia, la Regione Adriatica (Abruzzo, le ex province di Ancona, Macerata, Rieti e Isernia) e la Regione Tirrenica, che sarebbe formata dalla Campania, dalla provincia di Latina e dalla Ciociaria.
E’ proprio nel Pontino e nel Frusinate che si sono levate le proteste maggiori. A dicembre riportammo le dichiarazioni polemiche dei sindaci di Latina e Frosinone, riprese in questi giorni da Marino Fardelli, consigliere regionale eletto con la Lista Civica Bongiorno ed entrato a far parte della maggioranza guidata da Nicola Zingaretti. Malgrado ciò, Fardelli avversa fortemente la proposta di Morassut e Ranucci, al punto da scrivere al presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il consigliere sostiene che la proposta di legge ”pur avendo il merito di merito di aprire un dibattito approfondito sulla semplificazione dell’ordinamento delle regioni, propone confini e annessioni che mostrano grandi limiti nella conoscenze delle culture e dello spirito di appartenenza dei territori”.
Senza troppi giri di parole, Fardelli definisce ”assurda la proposta di annessione delle province di Frosinone e Latina alla Campania , come se spostare territori e dare loro nuova cittadinanza rispondesse all’esigenza di semplificazione ed efficienza”. "A oggi – scrive Fardelli – quella che all’inizio lo stesso Morassut aveva definito una provocazione, sta diventando una questione seria e dibattuta che non va assolutamente sottovalutata”.
”Una proposta – conclude il consigliere regionale – che di fatto ridurrebbe da venti a dodici le regioni, con la creazione di quelle macroregioni che trovano consenso tra i costituzionalisti, che prevede la creazione della Regione di Roma Capitale, ma che indugia su numeri e confini, affrontando la questione romana in maniera superficiale. Questione che invece è l’unica che ha dato in effetti il via al ridisegno dell’intero sistema delle regioni anche perché il Lazio senza Roma e la sua provincia, come regione non avrebbe più alcun senso”.