Categorie: Cultura

La forza dei rapporti umani raccontata in “Buonanotte, madame”

Rosa è una signora di 64 anni malata di SLA, Sclerosi Laterale Amiotrofica. Dopo una lunga degenza ospedaliera, arriva finalmente il giorno in cui lei ed i presidi necessari alla sua complessa sopravvivenza (è stata da poco connessa ad un respiratore meccanico ed è anche nutrita artificialmente) vengono trasportati a domicilio dove ad attenderla trova Renato, l’anziano marito, e Alessio, uno degli infermieri incaricati di assisterla con turni di 12 ore al giorno.

Dopo essersi conosciuti e dopo un fisiologico periodo di adattamento, Alessio e ‘madame’ Rosa costruiscono un’efficiente relazione d’aiuto, ma soprattutto un rapporto umano complice, divertente, solido… unico.

Lei è una donna forte, capricciosa, ostinata, molto femminile, con un’incontenibile voglia di vivere, di comandare e di resistere. Lui è un infermiere un po’ atipico, che produce metafore a non finire e che fa dell’umorismo una parte fondamentale del suo modo di aiutare.

Alessio e Rosa vivono insieme momenti difficili, bui. Affrontano situazioni d’urgenza, intoppi meccanici, problemi apparentemente insormontabili, paure e periodi di depressione. Ma raggiungono anche obiettivi all’inizio impensabili, facendo sì che Rosa riconquisti alcune ‘terre perdute’ come qualche bella fetta di autonomia, di benessere, di autorità e di ‘leadership’ all’interno della sua famiglia (a discapito di quel santo del marito); e, soprattutto, Alessio e Rosa stanno sempre a ridere.

Piangono dal ridere. Nonostante la patologia evolva. Nonostante ci sia bisogno di più ore di assistenza, ma non ci siano i fondi necessari per erogargliele. E nonostante anche le relazioni d’aiuto più lunghe, siano inevitabilmente destinate a finire…

Buonanotte, madame’ (0111 Edizioni) è il primo romanzo di Alessio Biondino, un infermiere romano con il vizio dello scrittore (in estate è prevista l’uscita di un altro suo libro), e racconta di un periodo importante della sua vita, che gli ha dato molto a livello umano e professionale. È infatti ispirato alla sua reale esperienza di infermiere domiciliare a contatto con malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica, ma soprattutto è ispirato a lei… ‘Madame’ Rosa, la protagonista.

Il libro, acquistabile in libreria e su AMAZON, è stato letto e consigliato anche dalla signora Erminia Manfredi, moglie dell’indimenticato Nino; che lo ha presentato recentemente in un’apparizione nel programma “Storie Vere” di Rai Uno (VEDI).

Redazione

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