La giornata del ricordo a Sora
Venerdì 8 febbraio la commemorazione
Ancora un dolore tutto italiano da rinnovare nella Giornata del Ricordo delle Foibe che cade domenica 10 febbraio 2013. Com'è noto le foibe sono delle cavità naturali, dei pozzi naturali tipici dell'altipiano alle spalle di Trieste e dell'Istria, il Carso.
Il ricordo va a migliaia di persone, colpevoli di essere italiane o contrarie al regime comunista di Tito che furono gettate, alcune dopo essere state fucilate, alcune ancora vive in queste cavità naturali per mano dei partigiani titiani alla fine della Seconda guerra mondiale. Circa 1.000 sono state le salme esumate, ma molte foibe sono irraggiungibili, altre se ne scoprono attualmente e a circa 60 anni dopo i fatti, rendendo impossibile un calcolo esatto dei morti. Si può parlare indicativamente di 6.000 – 7.000 persone uccise in queste cavità, alle quali vanno aggiunte più di 3.000 persone scomparse nei gulag (campi di concentramento) di Tito.
Quella del 10 febbraio fissata per il Giorno del Ricordo è una data simbolica perché rimanda proprio al 10 febbraio 1947 quando fu ratificato il Trattato di pace che sanciva il passaggio alla Jugoslavia delle ex province italiane dell’Adriatico.
“Il Comune di Sora, – dichiara l'Assessore alle Politiche Culturali Andrea Petricca – in occasione di quest'ulteriore pagina buia della nostra storia, ha organizzato Venerdì 8 febbraio 2013, alle ore 11,00, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Comunale un incontro con il Dr. Marino Micich, Direttore dell’Archivio Museo Storico di Fiume e Presidente dell’Associazione per la Cultura Fiumana, Istriana, Dalmata nel Lazio. “
“L' intervento che porterò all'attenzione della platea – spiega il dott. Micich – sarà legato al dramma del nostro confine orientale e alle questioni legate alla popolazione civile della Venezia Giulia e della Dalmazia dopo la seconda guerra mondiale. Prenderò in considerazione anche la tragedia delle foibe istriane perpetrate da reparti speciali dei partigiani jugoslavi per seminare il terrore e avviare la politica di denazionalizzazione di quei territori per favorire l'elemento slavo. Si proietterà inoltre, un filmato d'epoca che riproduce l'esodo da Pola.”
“Come ho evidenziato anche in occasione della Giornata della Memoria, – dice il sindaco Ernesto Tersigni – questi eventi sono di fondamentale importanza nella vita civile di tutti noi: è un momento significativo affinché attraverso la conoscenza dei fatti, queste stragi non si ripetano mai più.”
All'evento parteciperanno le scuole della Città e le autorità civili, militari e religiose.