La “girasolina” Claudia si racconta parte II

Vogliamo continuare il racconto di Claudia la nostra Presidente, ci siamo lasciati nel momento in cui lei doveva rimboccarsi le maniche e occuparsi di sé stessa.

Claudia ci racconta che ha dovuto fermarsi e in quel momento ha visto il tumore come un'opportunità per prendersi cura di se stessa, finalmente rallentava i suoi ritmi, però non aveva ben chiaro da che parte cominciare, ha iniziato a praticare lo yoga e a leggere tanti libri, ma la sua anima non riusciva a contattarla. La medicina aveva svolto il lavoro più grande ora lei doveva curare qualcos'altro dentro di lei. Allora ha deciso di partire dal tumore, in fondo era da lì che era iniziato tutto, le era servito per guardarsi dentro, per cominciare a scegliere quello che veramente voleva.

Ha rispolverato i suoi hobby, ha ripreso a dipingere, ha selezionato le amicizie, ha provato una bella sensazione di libertà ma non trovava quello che cercava. Con l'Associazione si è riaffacciata nel sociale, desiderava dedicarsi a chi come lei aveva vissuto momenti tanto difficili, e poi era stimolata da Mirella  piena di energia, con lei tutto era possibile. Claudia ricorda con nostalgia il buon rapporto che esisteva tra loro, Mirella la coinvolgeva nelle scelte e la stimolava a prendere iniziative, poi purtroppo è andata come è andata. 

“Oggi sono Presidente dell'Associazione e voglio continuare il percorso iniziato, voglio seguire le donne che hanno subito il percorso oncologico e non solo, sono anche convinta che bisogna partire dal nostro territorio e poi allargarsi, diffondere la prevenzione per prevenire i casi di tumore, conoscerne le cause e diffondere le nuove cure. Mi piacerebbe costituire un comitato scientifico, poter dare alle socie tutto quello di cui hanno bisogno, ogni volta che ci incontriamo e vedo che per loro sono una persona su cui contare penso che il mio operato è sulla strada giusta, provo una grande gioia quando sento dire da loro che in Associazione si sentono comprese.

Il mio obiettivo è cercare di formare un gruppo solido, sento che finalmente ho una nuova forza, fino a poco tempo fa qualcosa mi impediva di esprimere me stessa, di arrivare in modo diretto alle socie, devo ammettere che recentemente in Associazione abbiamo attraversato un momento di crisi che mi ha portato sconforto ed ha assopito le mie energie. Avevo bisogno di un nuovo stimolo, di qualcosa di nuovo che mi desse la spinta e per fortuna qualcosa, anzi, qualcuno è arrivato. Ho ritrovato il coraggio di guardare di nuovo dentro di me e farlo ora non mi fa più paura, ho la forza per cambiare quello che non mi piace e di tenere stretto quello che è buono per me.

Ho fermato tutto di nuovo, ho guardato indietro, sentivo il bisogno di confrontarmi perché alcune situazioni mi avevano offuscato la vista, stavolta guardando dentro di me ho trovato qualcosa, da approfondire, da tirare fuori ma finalmente c'è, questo ha fatto si che non ho più paura. Ci sono 'porte' da aprire, 'scale' da salire ma posso scegliere e ho scelto me, la confusione si è sciolta e so di nuovo o forse lo so per la prima volta, cosa voglio e dove voglio andare”.

Maria Luisa Piacentini

Foto Pantaphoto Bruno Pantaloni