La giuria popolare ha scelto i vincitori del Premio COMEL

Questa edizione si è contraddistinta per l’alto pregio artistico delle opere esposte

Arte, teatro, musica, narrativa e convivialità hanno caratterizzato il finissage della mostra “L’espressività dell’alluminio”, abbinato al Premio COMEL ‘Vanna Migliorin’ 2013.
Questa edizione si è contraddistinta per l’alto pregio artistico delle opere esposte, tanto che il noto critico Giorgio Agnisola ha inserito lo Spazio COMEL tra le più interessanti gallerie d’arte d’Europa, una definizione che rende merito al comitato organizzativo del Premio (che ha lavorato in sinergia con ArtROM Network di Roma) e che, dal punto di vista artistico-culturale, ha portato Latina a pieno titolo nella Comunità Europea. Un bel risultato.
Tra i tredici artisti selezionati, che hanno esposto dal 9 marzo al 14 aprile, è stato nominato vincitore l’inglese Tony Charles, con l’opera ‘Fettled Sign’. Quattro menzioni speciali sono andate al tedesco Robert Kunec (‘Fists’), ad Anna Carusi (‘Mercato’), a Fabrizio Sanna (‘Via Lattea’) e al pontino Venanzio Manciocchi (‘Resti di racconti’). Le opere, tutte rigorosamente realizzate in o su alluminio, sono state giudicate da una giuria nazionale di alto prestigio. Durante il finissage è stata la volta della giuria popolare. Per tutta la durata della mostra i visitatori hanno infatti votato i tre artisti personali preferiti.
A pari merito il primo posto è andato alla romana Rossana Cesaretti (in arte Roxy Deva), per l’opera ‘Cielo e Terra’, e a Fabrizio Sanna, di Villasimius, Sardegna, già menzione speciale della giuria dei critici.
Roxy Deva (1973) predilige il soggetto dell’instabilità e del movimento, che rappresenta attraverso tecniche miste grafico-digitali unite alla matematica frattale. Fin dagli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma si occupa di multimedialità e nuovi linguaggi nell’arte.
Fabrizio Sanna, in arte Goa, (1976), ha aperto la personale Goa Gallery, dove espone i suoi quadri caratterizzati soprattutto dall’action painting e dal dripping, ispirato anche dall’ecologia e dal riciclo. Entrambi gli artisti hanno esposto a livello nazionale.
Durante la serata del finissage l’attrice Maria Elena Lazzarotto (della Compagnia Opera Prima di Latina) ha interpretato la “Storia di Alu”, un racconto liberamente ispirato alle tredici opere esposte, della scrittrice Rosa Manauzzi. Un racconto poetico in prosa in cui Alu (abbreviazione di Alluminio) diviene uno spiritello bambino, un’anima creativa che continuamente si riflette nella creazione e che l’artista, in quanto tale, sa riconoscere e rappresentare. In sottofondo le note di un brano inedito (‘E ancora’) della musicista e compositrice Anny De Feo, artista di gran talento ora emigrata a Berlino. “Alu13” è inoltre il nome della piccola creatura realizzata in alluminio dall’artista Luca Ferullo, omaggio allo Spazio COMEL e alla mostra “L’espressività dell’alluminio”. Una commistione di competenze e linguaggi tutti pontini questi ultimi, che ben evidenzia la ricchezza potenziale della città di Latina. Una presenza che i titolari dello Spazio COMEL, Maria Gabriella e Adriano Mazzola, non si lasciano sfuggire e valorizzano ad ogni occasione. “Il confronto tra artisti stranieri e locali”, sostiene Gabriella, “è essenziale se si vuole crescere individualmente e come città”. Premio COMEL: www.premiocomel.it

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