La ventiduesima giornata di Serie A si apre con la sconfitta della Lazio in casa contro il Chievo per 0-1. I padroni di casa, privi di Immobile assente per squalifica, non trovano la via della rete nonostante le numerose occasioni e nel finale subiscono il gol di Inglese che sancisce la vittoria dei veneti.
Prima del fischio iniziale, le due squadre hanno osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime della tragedia di Rigopiano. Al primo giro d’orologio, la Lazio si rende pericolosa con un’ottima combinazione: Lulic controlla il pallone sulla fascia e lo scodella in mezzo, torre di Milinkovic-Savic per l’inserimento di Parolo che calcia di prima intenzione in girata, palla alta sulla traversa. Nel primo quarto d’ora, i biancocelesti tengono il possesso palla e cercano di aggredire gli spazi, il Chievo è ben organizzato e non concede occasioni alla squadra di Inzaghi. La prima vera emozione per gli spettatori dell’Olimpico arriva al 22’ quando, dopo una buona manovra biancoceleste, Radu crossa verso il centro dove Parolo svetta in avvitamento, colpo di testa velenoso che Sorrentino smanaccia con una grande parata. Quattro minuti più tardi, ci prova ancora Parolo con la testa sul corner battuto dalla destra da Biglia, palla debole che Sorrentino controlla facilmente. I padroni di casa crescono nel forcing e sfiorano ripetutamente il vantaggio a ridosso della mezz’ora. Minuto 32’: Lulic serve al limite Milinkovic, staffilata del serbo sul primo palo che Sorrentino mette in corner. Sugli sviluppi dell’angolo battuto da Biglia, Parolo la gira verso la porta di testa, ma il portiere clivense è attento e respinge con i pugni la conclusione. Un minuto dopo, grandissima azione di Felipe Anderson che recupera palla sulla mediana e si invola velocissimo verso la porta, slalom in mezzo a tre avversari al limite e diagonale a tu per tu con Sorrentino che è sempre reattivo e para con i piedi. Al duplice fischio le squadre rientrano negli spogliatoi sullo 0-0 con la Lazio sicuramente più propositiva in fase d’attacco bloccata da un brillante Sorrentino, migliore in campo nella prima frazione.
Anche nella ripresa la Lazio parte forte, costringendo gli ospiti ad arretrare e coprire in difesa per evitare pericoli al proprio portiere. Le offensive biancocelesti, però, non colpiscono nel primo quarto d’ora, rendendo quasi sterile il possesso palla. Al 60’ arriva la prima occasione della seconda frazione con Biglia che si coordina e calcia dai 30 metri, palla bassa che Sorrentino toglie dall’angolino basso. Tre minuti dopo, buona apertura di Felipe Anderson che trova in area Parolo, controllo e cross in mezzo sul quale si avventa Lulic che di piattone spara alto, mancando il bersaglio da pochi metri. La Lazio non molla e si rende ancora pericolosa al 67’ con Felipe Anderson che inventa un filtrante per Parolo, il centrocampista biancoceleste, da posizione defilata, colpisce in estirada, ma è ancora un incredibile Sorrentino ad evitare il vantaggio ai padroni di casa respingendo con i piedi. Dopo questa buona occasione, i ritmi si abbassano con il Chievo che cerca di allentare la pressione provando a ripartire. All’81’, per la prima volta in tutta la partita, si rendono pericolosi gli ospiti con Cacciatore che, liberato da Izco, prova ad incrociare con un sinistro a giro in piena area di rigore, palla fuori per questione di centimetri. Sulla ripartenza, doppia occasione per la Lazio che non ci sta: grande sgroppata di Lulic che si accentra e conclude in diagonale dal limite, si allunga il portiere ospite e respinge con la manona, sulla ribattuta si fionda Anderson che si aggiusta il pallone e prova il piazzato sul secondo palo, conclusione che sfiora il legno e si spegne sul fondo. Inzaghi prova il tutto per tutto e alza il baricentro della squadra, ma non basta. Incredibilmente, al 90’, la squadra di Maran trova il vantaggio che suona quasi come una beffa. Ripartenza clivense con Izco che trova Gobbi liberissimo in area, cross basso verso Inglese che da pochi metri batte Strakosha a colpo sicuro con il piatto. Al triplice fischio di Fabbri, infatti, le due squadre lasciano il campo di gioco dell’Olimpico sul punteggio di 0-1. I biancocelesti, dunque, non si avvicinano a Napoli e Roma in classifica e adesso rischiano di perdere molto terreno dalle dirette avversarie per l’obiettivo Champions.
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