Se la scorsa stagione si era chiusa in un certo modo per le due compagini romane, questo inizio sta andando diversamente. La Lazio attraversa un periodo nero, reduce anche dalla clamorosa batosta rimediata in casa del nuovo Napoli, quello targato Sarri. Un 5-0 senza possibilità d’appello, che la squadra di Stefano Pioli ha incassato con umiltà, come ha dimostrato lo stesso tecnico al termine della sfida al San Paolo. Cosa stia accadendo ai biancoazzurri è un mistero: la premessa d’obbligo è che mancano ben 6 titolari, tra cui Candreva e De Vrij, tutti infortunati. Ma fin dalle prime battute, che non comprendono l’uscita in Europa League contro il Dnipro – gara giocata benissimo con la beffa del pareggio avversario a tempo scaduto – si è notata una difficoltà nella costruzione di gioco, la vera forza dello scorso anno, che elevava la Lazio un gradino sopra il resto della serie A in fatto di spettacolo. Due vittorie e due sconfitte, 6 punti in classifica e tanta voglia di rimettersi in carreggiata. E lo si deve fare da questo quinto turno, che vedrà i biancocelesti impegnati in casa contro un Genoa che arriva dalla sconfitta rimediata a Marassi dalla Juventus. Secondo le statistiche degli analisti di quote sulle scommesse del Calcio, i precedenti all’Olimpico sono 45, con il netto vantaggio dei padroni di casa in fatto di successi, 22 a 7, 16 i pareggi. Va detto che si incontrano due squadre deludenti, perché anche i ragazzi di Gasperini sono partiti col freno a mano tirato: solo un successo, quello contro l’Hellas Verona, e 3 sconfitte rimediate fino a ora.
Discorso diverso per la Roma, che non è partita fortissimo ma che non ha i problemi dei cugini laziali. Pare che le difficoltà per i romanisti siano sempre le stesse, quelle mentali. Grandi con le grandi, timorosi con le piccole. Le due uscite contro Juventus e Barcellona, coi catalani nel primo turno del girone di qualificazione di Champions League, hanno dimostrato tutta la forza di questa squadra: gioco efficace, pochissime sbavature, controllo delle manovre. Contro la squadra di Allegri, battuta per 2-1, il dominio giallorosso è stato palese, così come il tener sotto controllo i fenomeni blaugrana, passati in vantaggio con una rete di Suarez e poi raggiunti dalla splendida rete di Florenzi. Garcia deve già correre ai ripari però, perché atteggiamenti come quelli visti contro Verona, Frosinone e Sassuolo, non possono appartenere a una compagine che ha come obiettivo quello dello scudetto. Ed è per questo che la Roma si ritrova già a rincorrere sulla capolista, che al momento è l’Inter di Mancini. Ora tocca alla Sampdoria fermare la squadra di Garcia: i blucerchiati sono reduci da 2 vittorie, un pareggio e una sconfitta, questa rimediata domenica scorsa contro il Torino. I precedenti al Ferraris ammontano a 57, con la Roma che è uscita vittoriosa solo in 9 occasioni; il resto parla di 27 successi per i padroni di casa e 21 pareggi. Totti partirà dalla panchina, mentre si gode un altro traguardo storico della sua carriera di grandissimo campione, il gol numero 300 segnato con la maglia della sua unica squadra.
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