La Lazio non scende in campo, la Supercoppa Italiana è della Juve
Biancocelesti sconfitti per 2-0 nella finale di Shangai. Pioli non può dormire sonni tranquilli in vista del Bayer
Biancocelesti sconfitti per 2-0 nella finale di Shangai con Pioli che non può dormire sonni tranquilli in vista del preliminare di Champions League con il Bayer Leverkusen. Va alla Juventus il primo trofeo stagionale, la Supercoppa Italiana, giocata nella cornice cinese (non adatta all’evento) di Shangai. Partita dai ritmi blandi e modesti per molteplici fattori: dalle pessime condizioni del manto erboso, passando per le condizioni atmosferiche e finendo con la tenuta atletica delle due squadre per nulla pronte per gli impegni che conteranno davvero.
La Lazio, in particolar modo, ha mostrato gli evidenti limiti tattici e caratteriali evidenziati nelle amichevoli pre campionato, confermando la netta regressione rispetto alla squadra che aveva giocato alla pari (se non addirittura meglio) la finale di Tim Cup dello scorso maggio e conquistato il preliminare di Champions League ai danni del Napoli nell’ultimo turno dello scorso campionato.
Preliminare di Champions League, appunto, che incombe e che non farà stare per niente tranquillo il tecnico biancoceleste Stefano Pioli che a dispetto di una fiducia ostentata nelle dichiarazioni pre gara,ha dovuto fare i conti con elementi cardine (vedi Felipe Anderson, Biglia e Candreva per citarne alcuni) ancora indietro a livello di condizione.
Ma veniamo alla gara che come detto si è sviluppata su ritmi blandi e lenti che hanno, com’era prevedibile, penalizzato lo spettacolo già di per sé mortificato per le pessime condizioni del manto erboso. Dopo un primo tempo sostanzialmente in equilibrio, nella seconda parte è venuta fuori la Juventus che con un tremendo uno-due e in soli cinque minuti ha portato il punteggio sul 2-0 (gol di Mandzukic e Dybala) a proprio favore, concedendo il finale di partita agli attacchi sterili e poco convinti della Lazio.
Juventus che, quindi, bissa il successo di due anni fa sempre sui biancocelesti (allora la partita terminò con un sonoro 4-0) conquistando la settima Supercoppa della sua storia e regalando certezze in più al suo tecnico Massimiliano Allegri dopo un precampionato non particolarmente brillante dei suoi. Certezze che, d’altro canto, non può avere Stefano Pioli che ora avrà dieci giorni di tempo per ricomporre i cocci e presentare al cospetto del Bayer Leverkusen una squadra capace di regalare alla piazza laziale la qualificazione ai gironi di Champions League.