Ricordate la staffetta della prima Repubblica? Craxi e De Mita, il primo indispensabile al secondo, una sottile guerra diplomatica. Per certi versi, eppur mantenendo coi guanti le dovute distanze su tante e troppe differenze, una somiglianza c’è ed oggi nel Governo gialloverde si profila un duello simile: Salvini con meno voti fa il duro alla Craxi; con la scusa della promessa agli Italiani fa la voce grossa contro gli sbarchi. Di Maio con una maggioranza superiore, e simile a quella del vecchio Professore democristiano, da par suo semplicemente non ha altra scelta che adeguarsi a sbattere i pugni sul tavolo come il primo. Di Maio assomiglia ad un gitano senza tacchi con ai piedi piuttosto un paio di ballerine che rimbalzano sul pavimento al ritmo del flamenco, senza provocare alcun ritmo, alcun suono. La verità è semplice e banale. Pur con molti meno voti ottenuti alle ultime elezioni politiche e conseguentemente meno parlamentari, Salvini è il vero dominus, la musica la detta lui; tra parentesi, con Conte, Premier, che assomiglia ad un paciere senza poteri, una specie di elegante figurante; Di Maio che si adegua al Leghista, per timore di presentarsi e scoprirsi davanti agli Italiani come un buonista rispetto al Ministero degli Interni e in tal modo perdere voti alle imminenti elezioni parlamentari. E s’inventa casi diplomatici, del tipo trasportare i migranti fino al porto di Amsterdam o in alternativa ad Amburgo. Ci rendiamo conto?
Ciò è dimostratro dal fatto che Fico, Presidente della Camera e in tal modo investito di una funzione super partes, non rischia nulla a dire ciò che pensa davvero, ed è in grado di esprimere quella che è la volontà originariamente popolare dei 5S, ossia quella che i migranti vanno salvati. Espressione direi di una maggioranza che li ha votati, rappresentata dallo zoccolo duro di votanti di area di sinistra 5Stelle, già ieri Partito Democratico. Questa è oggi la politica: gridata, calcolata, elaborata e studiata (si fa per dire) su specie di riepiloghi di Storia, Italiano, Matematica e Filosofia Bignami, per chi non si ricorda nemmeno di questi, quei volumetti tascabili che riassumevano in 60 pagine volumi di 600 pagine, che studenti sfaccendati usavano in zona Cesarini per strappare un 6, preso per i capelli alle ultime interrogazioni prima dell’estate; la politica è solo l’apparente interesse per le questioni sociali, dietro ci sono solo giochi anzi giochetti di potere.
Se ne accorgeranno gli Italiani? Apriranno gli occhi, vedranno oltre? O in previsione dell’estate, come quegli studenti, resteranno incollati alle loro comode sdraio, lungo le spiagge assolate, davanti a navi Ong, tra ondate di profughi e guardia costiera?
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