“La presunzione d’innocenza vale anche per i due carabinieri accusati”
Antonio de Lieto, presidente del Libero Sindacato di Polizia, ritiene che la “presunzione di innocenza”, valga anche per gli appartenenti all’Arma dei Carabinieri
Forte sensazione ha destato la notizia che due Carabinieri, sono stati accusati da due studentesse USA, a Firenze, di averle violentate. Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), ha dichiarato il Presidente Nazionale Antonio de Lieto, ritiene che la “presunzione di innocenza”, valga per tutti, anche per gli appartenenti all’Arma dei Carabinieri. Immediatamente, l’Arma dei Carabinieri, ha collaborato con gli inquirenti, affinché la verità dei fatti emergesse pienamente e questo per un organismo serio e sano, come quello dei Carabinieri, è cosa ovvia. E’ ovvio che tutti coloro che amano i Carabinieri, si augurano la piena estraneità alla vicenda, dei due militari dell’Arma. Anche nella malaugurata ipotesi che fossero provate le accuse nei confronti dei due Carabinieri, rimane immutata la stima e l’affetto degli Italiani, per i “Carabinieri”. Uno che sbaglia, non può essere confuso con la totalità dei Carabinieri che attuano appieno, quotidianamente, la parola “dovere”.
Ogni giorno – ha continuato de Lieto – in ogni parte d’Italia, uomini e donne dell’Arma, si sacrificano, fanno il loro dovere, con abnegazione e senso di responsabilità. La Storia dei Carabinieri, si intreccia, con la storia d’Italia ed in pace o in guerra, gli Italiani, hanno sempre potuto contare su questi servitori dello Stato che in silenzio e discrezione, hanno rappresentato un punto di riferimento certo, per il popolo italiano. Anche in questa spiacevole circostanza – ha concluso il leader del LI.SI.PO. – tanti Italiani sono increduli di fronte alla accuse delle due studentesse, tanta è la fiducia nell’Arma ed in chi indossa quella gloriosa divisa . E’ amore vero, affetto sincero, che nulla e nessuno possono scalfire".
L'addetto stampa del LI.SI.PO. Antonio Curci