Sabato 9 Novembre, il Comune di Carpineto Romano, in collaborazione con l’Associazione Culturale il Girasole di Mirella Morgia, organizza la prima Giornata Rosa, che ha come obiettivo quello di sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella, informando il pubblico femminile anche sugli stili di vita sani da adottare e sui controlli diagnostici da effettuare.
La lotta al cancro della mammella costituisce, infatti, una delle priorità del Servizio Sanitario Nazionale, per l’elevata incidenza della malattia e per il suo pesante impatto sociale ed economico. Alla presenza di numerose autorità, tra cui la Dott.ssa Battaglia, Direttrice Sanitaria del PO di Colleferro, da sempre sostenitore della AIRC, e della Sig.ra Anna Rita Briganti, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Carpineto Romano, Oncologi e Radiologi esperti ribadiranno che, seppure il tumore al seno resti il big killer numero uno per il genere femminile, registrando un incremento di incidenza (46.000 le donne italiane che quest’anno svilupperanno un tumore al seno) dovuto sia all’allungamento dell’età media di vita sia soprattutto all’aumento dei fattori di rischio, le nuove tecnologie diagnostiche consentono oggi di poter individuare lesioni tumorali millimetriche, in fase iniziale, allorquando il grado di malignità e l’indice di aggressività del tumore risultano bassi ed il processo di metastatizzazione pressoché nullo.
“Questo deve rappresentare per le donne, particolarmente per quelle al di sotto dei cinquant’anni nelle quali si registra il 30% dei tumori al seno, un incentivo a sottoporsi a periodici controlli clinico-strumentali” il monito dell’Assessore. Ma questa forma di tumore, è anche una di quelle per cui, negli ultimi 30 anni, si sono ottenuti i maggiori successi. Il merito è dello sviluppo di sempre più efficaci strumenti di screening per la diagnosi precoce e delle innovazioni nella chirurgia. Fattori che hanno permesso un continuo aumento del tasso di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi: negli ultimi 20 anni, si è passati dall’81% all’87%. Tutto questo grazie a una diagnosi sempre più tempestiva della neoplasia, oltre che alla messa a punto di trattamenti più mirati ed efficaci.
Prevenire e diagnosticare con tempestività sono quindi due armi importantissime per combattere questa forma di tumore. Scoprendo infatti un carcinoma al di sotto del centimetro, la possibilità di guarigione sale ad oltre il 90%, permettendo altresì di poter eseguire interventi conservativi, evitando danni estetici al seno, simbolo della femminilità. “Di qui il consiglio alla donna di sottoporsi a partire dai 25 anni, annualmente, a visita senologica ed ecografia cui aggiungere, annualmente e per tutta la vita, l’esame mammografico” conclude Anna Rita Briganti.
Foto di Roberto Benedetti
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