L’A.S.D. Burraco Colleferro non interrompe l’attività durante la quarantena. Un modo di come un altro di offrire distrazione e distensione in un periodo come quello che stiamo vivendo. Anche l’Associazione Burraco Colleferro sposta l’attività su piattaforma on line.
Dopo il primo momento di sconcerto e l’interruzione di tutte le attività, causa Covid 19, per fare in modo che l’ansia non prendesse il sopravvento, la Presidente dell’Associazione, Antonella Pellegrini Arbitro affermato, nonché organizzatrice di eventi in questo settore, ha cercato di trovare il modo di restare in contatto con i suoi amici associati “Burrachisti”.
“Abbiamo deciso di proseguire la nostra attività appoggiandoci ad un sito, dove si possono giocare partite di burraco con facile modalità”. Ci spiega la presidente. “L’iscrizione e l’accesso sono totalmente gratuiti, quindi alla portata di tutti. Anche degli amici che stanno attraversando momenti di difficoltà, in questo modo abbiamo potuto attivare dei mini tornei serali. La risposta è stata immediata, abbiamo iniziato con un piccolo gruppo e ora siamo più di 60. Possiamo interagire attraverso il computer e lo smartphone. Oltre agli amici del territorio, che spazia tra Colleferro, Fiuggi, Artena, Paliano, Castelli Romani e Agro Pontino. Ci sono anche amici dal resto d’Italia”.
L’attività serale, nata inizialmente per rompere la routine della quarantena, si è poi trasformata in un’attività sociale di volontariato vera e propria. Tutte le sere c’era la richiesta di ripetere il torneo il giorno dopo, tanto da portare l’ideatrice a progettare dei campionati veri e propri.
“L’apprezzamento dell’iniziativa è arrivato da tutte le diverse categorie sociali”. Prosegue la Pellegrini. “Alcuni impegnati in prima linea tutto il giorno per le emergenze Codvid-19 dicevano che era un ottimo modo per rilassarsi. Altri inattivi a casa avevano trovato uno scopo con l’attesa dell’appuntamento serale. Qualcuno grazie al nostro supporto telefonico a distanza hanno acceso per la prima volta ed usato un computer!!! La cosa più importante è stata la sensazione di sentirsi uniti anche se distanti. Un modo diverso d’incontrarsi, scambiare qualche battuta e tenere la mente occupata per un paio d’ore senza tristi pensieri”.
Ci dice, infine, “sono riuscita così anche a gestire l’ansia personale. Anche se non con qualche momento di stress, meglio gestire 100 tavoli dal vivo che 10 on line! Ho scoperto che stavano meglio anche gli altri. Per cui sono molto soddisfatta di poter perseguire anche in quarantena lo scopo principale dell’Associazione”.
*Un articolo di Gabriella Collacchi
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