Giovani talenti, una partnership con Harvard University e l’impegno di professionisti italiani: la storia di Green Energy Storage e dei suoi sistemi di accumulo di energie rinnovabili, per vincere la sfida al climate change.
Ilaria Pucher è una giovane ricercatrice in Fisica– laurea a Trento e PhD in Florida- che vive e lavora da anni negli Usa, dove si occupa di energie rinnovabili, quando nel 2017 viene richiamata in Italia per dirigere il team di R&D di Green Energy Storage.
“Ho sempre avuto la passione per la matematica e le materie scientifiche, mi diverte sperimentare, giocare con la scienza e provare e imparare cose nuove. La fisica era il giusto percorso scientifico per mettermi alla prova davvero: mi sono laureata in Italia e poi, finito il mio dottorato nell’Università della Florida, ho iniziato a cercare lavoro nel settore privato, in cerca di nuovi stimoli” spiega Pucher. “GES mi ha offerto due grosse possibilità: continuare a lavorare sulle energie rinnovabili, applicando quello che avevo imparato durante i miei anni di dottorato e post-dottorato, in cui avevo lavorato su elettrolisi dell’acqua, e tornare a casa, a Trento, dopo tanti anni negli Stati Uniti” .
Nata nel 2015, Green Energy Storage è una startup innovativa di professionisti italiani operanti nel settore dell’efficienza energetica, della ricerca e delle tecnologie d’avanguardia. Partendo da tecnologie acquisite dall'Università di Harvard, Green Energy Storage ha sviluppato un sistema di batterie a flusso a basso impatto ambientale che permette di utilizzare l'energia prodotta da fonti rinnovabili con flessibilità, riducendo contemporaneamente i costi. La tecnologia a basso impatto ambientale, la scalabilità e la soluzione personalizzabile in base alle esigenze dei clienti hanno permesso a Green Energy Storage di guadagnare diversi riconoscimenti e finanziamenti all’interno del programma Horizon 2020 dell’Unione Europea, da parte della Provincia di Trento e dal Governo olandese, con un grant vinto nel 2018.
In Green Energy Storage, Ilaria Pucher è manager della parte di ricerca e sviluppo: con il suo team- oltre dieci risorse con altissime specializzazioni- si occupa di tutto ciò che riguarda la tecnologia e il funzionamento di base della cella, dagli elettrodi alla membrana, agli elettroliti. Supportati da un comitato scientifico guidato da docenti della Harvard University e dal direttore dell’Unità ARES della Fondazione Bruno Kessler, il team R&D di GES è sempre alla ricerca di soluzioni innovative, migliorando al tempo stesso quelle attuali.
Ancora per qualche giorno, Green Energy Storage è attiva con la sua seconda campagna di crowdfunding sulla piattaforma Mamacrowd: l’obiettivo è quello di raccogliere fondi per potenziare la produzione dei propri sistemi di accumulo di energie rinnovabili, e ha già quasi raggiunto la quota di 1 milione e mezzo.
“Dopo la prima campagna di crowdfunding, Green Energy Storage è diventata a tutti gli effetti una public company” spiega Salvatore Pinto, Presidente GES– “Accanto ai tanti investitori crowd si sono uniti anche importanti investitori professionali e questa seconda campagna sta vedendo realizzarsi nuovamente questo buon mix di piccoli e grandi investitori. I fondi raccolti serviranno ad avviare la prima grande serie commerciale e a continuare le assunzioni di talenti altamente specializzati. La società si rafforza per vincere la sfida globale dell'energia attraverso delle batterie a flusso a basso impatto ambientale."
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