Nei giorni di festa, quando le strade di Roma si riempiono di turisti e cittadini alla ricerca dello spirito natalizio, una vecchia truffa torna a farsi notare nel centro storico: il gioco delle campanelle. Questo inganno, che richiama antiche strategie di manipolazione, durante il periodo natalizio si svolge regolarmente nei pressi dei Fori Imperiali, vicino alla Colonna di Traiano, generalmente la sera intorno alle 16.
Il gioco delle campanelle è orchestrato con abilissima maestria. Un uomo, il “manovratore”, dirige l’azione muovendo rapidamente tre campanelle di metallo su un tappetino steso sulla strada. Sotto una di queste si nasconde una pallina che, apparentemente, chiunque potrebbe individuare con un po’ di attenzione.
Intorno al manovratore si raduna un gruppetto di persone, ma non si tratta di veri spettatori: sono complici. Fingendo di essere passanti attratti dalla sfida, puntano banconote e, incredibilmente, vincono con una certa regolarità. Questo spettacolo genera curiosità e incoraggia gli ignari spettatori a partecipare.
La scena è curata nei minimi dettagli: il manovratore mostra grande destrezza nel muovere le campanelle, mentre i complici inscenano emozioni credibili, come sorpresa e entusiasmo. Una volta che un vero passante decide di partecipare, la truffa entra nel vivo. Con rapidità e destrezza, il manovratore manipola la pallina, rendendo praticamente impossibile individuarla correttamente. La vittima perde, puntualmente, i propri soldi.
Nonostante la truffa sia ben nota, la Polizia Locale di Roma Capitale interviene solo sporadicamente. Quando gli agenti si avvicinano, i truffatori si disperdono rapidamente, lasciando il tappetino vuoto. La scena è talmente ripetitiva che sembra parte di un copione ben rodato. Dopo i controlli di rito, gli attori tornano al loro posto, pronti a ingannare nuove vittime.
Curiosamente, anche i venditori ambulanti abusivi, presenti in gran numero nella stessa area, non vedono di buon occhio i truffatori. La presenza del gioco delle campanelle attira infatti la Polizia, mettendo a rischio anche le attività illegali dei venditori. Questo crea un’atmosfera di tensione tra i diversi gruppi che operano nell’area.
Nel 2025 è sorprendente che questa truffa riesca ancora a mietere vittime. La risposta probabilmente risiede nell’abilità degli autori e nella vulnerabilità delle persone, attratte dall’illusione di un facile guadagno. L’atmosfera festiva e la folla giocano un ruolo fondamentale, distraendo i passanti e rendendoli meno cauti.
La regola d’oro per evitare di cadere in trappola è semplice: mai partecipare a giochi di strada che promettono vincite facili. Se ci si trova nei pressi del gioco delle campanelle, è meglio limitarsi a osservare e segnalare l’attività alle autorità competenti. La consapevolezza è il primo passo per proteggersi da questi inganni.
In un’epoca in cui tutto sembra essere digitale e tecnologico, è curioso e insieme sconfortante vedere come una truffa così “analogica” e antica possa ancora sopravvivere. Ma forse è proprio questa la forza del gioco delle campanelle: la sua semplicità disarmante. Un’illusione che continua a ingannare e a rinnovarsi nel cuore della Città Eterna.
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