"Una direttiva che distrugge con un solo colpo il lavoro svolto dalle istituzioni locali e dall'associazionismo in genere contro l'illegalità, il racket e la dipendenza dal gioco. Per questo motivo siamo sensibili alla campagna 'Non ti giocare la vita' promossa dal Ceis contro questa norma salva slot proposta dall'istituzione governativa perché siamo convinti che non si possa tacere di fronte ad un palese controsenso".
Non usa mezzi termini Umberto Soldatelli, presidente delle Acli del Lazio, nel bocciare senza appello la nuova norma approvata dal Senato nell'ambito del decreto Salva Roma, che limita i poteri degli enti locali in tema di lotta alla diffusione della ludopatia.
"Condividiamo la presa di posizione netta a precisa del presidente della Regione Zingaretti -aggiunge Soldatelli- perché e' il momento di mobilitare le istituzioni locali e la società civile per una battaglia di civiltà e democrazia. D'altronde le Acli del Lazio -conclude- in accordo con quelle nazionali sono impegnate da tempo, soprattutto nei territori, nella lotta all'illegalità e verso ogni forma di racket".
Le parole di Soldatelli si aggiungono a quelle di Renzi: "Contate sul Pd che bloccherà la porcata sulle slot" e di Maroni: "Che vergogna! La potente e ricchissima lobby delle slot e del gioco d'azzardo ha colpito ancora".
La speranza ora è che si passi dalle parole ai fatti.
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