La vicequestore Schilirò sul palco dei No Green Pass sarà sottoposta a procedimento disciplinare
Sabato pomeriggio, al raduno contro il Certificato Verde, si è presentata come “libera cittadina”. Lamorgese: “Dichiarazioni gravissime”
Nunzia Alessandra Schilirò, la vicequestore della polizia di Stato che sabato pomeriggio ha preso la parola sul palco di piazza San Giovanni a Roma durante la manifestazione contro il Green Pass, verrà sottoposta a procedimento disciplinare. La notizia, proveniente da fonti del Viminale, riporta una forte irritazione in merito da parte del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
Le dichiarazioni del Ministro Lamorgese
“Sono dichiarazioni gravissime“, ha detto il Ministro. “Sto seguendo la vicenda personalmente con il capo della Polizia Lamberto Giannini affinché vengano accertate, con assoluta celerità, le responsabilità sotto ogni profilo giuridicamente rilevante a carico dell’interessata”.
La risposta del vicequestore Schirilò: “Andrò avanti lo stesso”
Sabato pomeriggio, durante una manifestazione contro il Green Pass a Roma, in piazza San Giovanni, la vicequestore Schilirò è salita sul palco – ha tenuto a precisarlo – da “libera cittadina”. Qui un passaggio del suo intervento: “Sono qui per dissentire con il lasciapasse verde che è assolutamente incompatibile con la nostra Costituzione. Nessun diritto può essere subordinato a un certificato verde”.
Dopo essere venuta a sapere delle intenzioni del Ministero, la vicequestore della polizia di Stato, 43enne già capo della sezione violenze sessuali della Squadra mobile romana, ha risposto tramite un post su Facebook: “È bello apprendere dai giornali, anziché dalla propria amministrazione, di essere già sotto procedimento disciplinare. Sono molto serena. Ieri (sabato, ndr) mi è capitata l’occasione di esercitare i miei diritti previsti dalla Costituzione e l’ho fatto. Il mestiere che svolgo è pubblico. Ho ricevuto quattro premi dalla società civile per i miei risultati professionali”. Schilirò conclude lo sfogo così: “Ero solo una libera cittadina che esercita i propri diritti. Se l’amministrazione non gradisce la mia fedeltà alla Costituzione e al popolo italiano, mi dispiace, andrò avanti lo stesso. Andrò avanti sempre, con o senza divisa, per amore del mio Paese”.